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Tensioni tra Turchia e Russia: Erdogan si orienta verso l’Europa

17 Lug 2023 - Europa

Tensioni tra Turchia e Russia: Erdogan si orienta verso l’Europa

Nell’ultima settimana, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha compiuto passi significativi nel rafforzamento dei rapporti con l’Europa e l’Occidente. L’evento culminante è stato il vertice di Vilnius, durante il quale Erdogan ha cercato di ridefinire il futuro della Turchia. Tuttavia, queste manovre verso l’Europa e la NATO potrebbero avere un prezzo: un possibile distacco dalle relazioni con il Presidente russo, Vladimir Putin.

Il fulcro della tensione risiede nell’accordo sulle esportazioni di grano tra i due paesi. Nonostante Erdogan abbia dichiarato che sta preparando un’estensione dell’accordo, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha negato categoricamente l’affermazione del Presidente turco. Questo contraccolpo diplomatico evidenzia una crescente frattura tra i due leader, ulteriormente aggravata dalla questione dell’oleodotto dell’ammoniaca Togliatti-Odessa, che ha subito un attentato il 5 giugno e la cui situazione rimane incerta.

Putin, in un colloquio con il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, ha espresso la sua insoddisfazione per gli ostacoli posti alle esportazioni alimentari russe, inclusi i fertilizzanti. Questa questione è fondamentale per la Russia, poiché si lega all’obiettivo del pacchetto Istanbul, cioè di fornire risorse alimentari ai Paesi più bisognosi, obiettivo che, secondo Putin, “non è stato raggiunto”.

Mentre le tensioni continuano a crescere, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una telefonata con Ramaphosa, in cui ha ringraziato il leader sudafricano per il suo sostegno all’Ucraina e ha discusso dei preparativi per il Global Peace Summit. Questa mossa potrebbe contribuire ad agitare ulteriormente le acque tra Mosca e Ankara.

Tuttavia, Putin non può permettersi di rompere completamente i legami con Erdogan. La Turchia è uno dei due ponti principali che collegano la Russia all’Europa e all’Occidente, l’altro è la Cina. Allo stesso tempo, Erdogan ha inviato messaggi inequivocabili di avvicinamento all’Occidente nelle ultime settimane, come la liberazione dei leader di Azov e il sostegno all’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Queste mosse rappresentano una doppia umiliazione per Putin, che ha fondato l’intera narrazione dell’invasione dell’Ucraina su questi due temi.

La questione dell’ingresso della Svezia nella NATO, accolta favorevolmente da Erdogan, aggiunge ulteriore complessità alla situazione. Il Cremlino ha avvertito la Turchia di non farsi illusioni circa un possibile ingresso nell’Unione Europea, e le relazioni tra Erdogan e i Paesi europei rimangono tese. Questo quadro suggerisce che la recente mossa di Erdogan potrebbe essere un tentativo di distanziarsi dalla Russia ora che Putin sembra indebolito.

Siamo quindi di fronte a un possibile “divorzio” tra Turchia e Russia? È difficile dirlo. Le relazioni con la Turchia sono ora una “moneta geopolitica” per il Cremlino, come sottolinea il Washington Post. Nel frattempo, la pianificata visita di Putin in Turchia sembra sempre più lontana, alimentando ulteriori dubbi sul futuro delle relazioni tra i due paesi.

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