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Santanchè indagata.

6 Lug 2023 - Italia

Santanchè indagata.

Le indagini della procura

La ministra del Turismo Daniela Santanchè è indagata dalla Procura di Milano per bancarotta e falso in bilancio in relazione alla sua gestione di due società, Visibilia e Ki group, oggetto di un’inchiesta della trasmissione Report. La ministra ha negato di aver ricevuto un avviso di garanzia e ha respinto le accuse come “campagna d’odio” nei suoi confronti. Le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni o una mozione di sfiducia, ma la maggioranza l’ha difesa e sostenuta.
La vicenda è emersa dopo il servizio di Report che ha documentato le presunte irregolarità commesse da Santanchè e dal suo compagno Dimitri Kunz nella gestione delle due società, accusate di aver danneggiato i fornitori, i dipendenti e i piccoli azionisti. Tra le accuse, il mancato pagamento del tfr ai lavoratori licenziati, il falso in bilancio nelle comunicazioni sociali dal 2016 al 2020, il ricorso alla cassa integrazione a zero ore per una dipendente che continuava a lavorare e l’intervento di un fondo straniero, Negma di Dubai, di cui non si conosce la proprietà, per salvare l’azienda.

Le opposizioni divise

Santanchè ha smentito di essere a conoscenza delle indagini a suo carico e ha affermato di aver appreso la notizia dalla stampa. Ha anche sottolineato di non essere più proprietaria delle due società dal 2022 e di aver sempre agito nel rispetto della legge e dei lavoratori. Ha inoltre attaccato la stampa e le opposizioni per aver alimentato una “campagna d’odio” contro di lei.
Le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni o una mozione di sfiducia, ma non c’è stata unità d’intenti tra i partiti che si oppongono al governo Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha presentato la mozione di sfiducia al Senato, prendendo in contropiede il Pd che dovrebbe appoggiare i grillini nonostante qualche titubanza. I centristi di Azione e Italia Viva si sono dissociati dall’iniziativa pentastellata, preferendo chiedere chiarimenti alla ministra e al presidente del Consiglio. La maggioranza ha difeso la Santanchè e ha accusato le opposizioni di voler trasformare il Parlamento in un tribunale. La partita non è finita, ma per il momento la ministra resta al suo posto e scossoni, almeno fino alle europee, non si prevedono. Dopo chissà!

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