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La Florida dice no alla pornografia: arriva la legge HB3

20 Dic 2024 - USA

La legge voluta da DeSantis impone la verifica dell’età per i siti per adulti. Pornhub si oppone e blocca l’accesso nello Stato.

La Florida dice no alla pornografia: arriva la legge HB3

La legge HB3: una tutela necessaria per i minori

Dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore in Florida la legge HB3, una misura approvata con ampio sostegno bipartisan e firmata dal governatore Ron DeSantis. Questa legge introduce un sistema rigoroso di verifica dell’età per l’accesso ai contenuti per adulti online, obbligando gli utenti a dimostrare di essere maggiorenni attraverso l’uso di documenti d’identità. Una scelta che mira a proteggere i minori da contenuti inappropriati e a contrastare il dilagare di abusi legati all’utilizzo di piattaforme non regolamentate.

Il governatore DeSantis ha sottolineato come la legge voglia proteggere i giovani dai rischi della pornografia online, un’industria che troppo spesso ignora le sue responsabilità sociali. “Non possiamo lasciare che i predatori sfruttino queste piattaforme per manipolare e corrompere i nostri figli”, ha dichiarato.

Pornhub si oppone e sceglie di bloccare l’accesso

In risposta alla nuova normativa, Pornhub, il sito di intrattenimento per adulti più visitato al mondo, ha deciso di bloccare l’accesso ai suoi contenuti per i residenti della Florida. L’azienda ha criticato la legge definendola “inefficace e pericolosa”, sostenendo che la raccolta di documenti d’identità possa mettere a rischio la privacy degli utenti.

Questa opposizione evidenzia il conflitto tra la necessità di tutelare i minori e la difesa dei presunti interessi dell’industria pornografica. Pornhub ha già adottato una strategia simile in altri Stati con normative analoghe, dimostrando un atteggiamento che sembra mettere gli interessi economici al di sopra della responsabilità sociale.

Il dibattito italiano: l’utilizzo dello SPID

Anche in Italia, il tema della tutela dei minori rispetto all’accesso ai contenuti pornografici è al centro del dibattito. Una possibile soluzione potrebbe essere l’introduzione dell’obbligo di utilizzare lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere ai siti per adulti. Questa misura garantirebbe un controllo efficace sull’età degli utenti, proteggendo i minori senza compromettere la sicurezza dei dati personali. L’adozione dello SPID per questo scopo rappresenterebbe un passo avanti nella regolamentazione del web e un chiaro segnale della volontà di tutelare i più giovani.

La pornografia sotto accusa: il contributo del libro di Fratus e Cioni

A sostegno delle preoccupazioni legate all’impatto della pornografia sulla società, il sociologo Fabrizio Fratus e lo psichiatra Paolo Cioni hanno pubblicato il libro L’ideologia del godimento. Pornografia e potere nella società delle immagini. In questo saggio, gli autori analizzano come la diffusione massiccia della pornografia, facilitata dalle moderne tecnologie, influenzi negativamente i comportamenti individuali e le dinamiche sociali. Sostengono che l’accesso indiscriminato a contenuti pornografici possa creare dipendenza, alterare le relazioni interpersonali e contribuire al declino dei valori tradizionali. Il libro offre una prospettiva critica sull’industria pornografica, evidenziando i rischi associati alla sua pervasività nella cultura contemporanea. Questa analisi si inserisce perfettamente nel contesto delle normative come la HB3, sottolineando la necessità di intervenire per arginare i danni sociali causati dalla pornografia.

Un precedente importante per il resto degli Stati Uniti

La legge HB3 segue iniziative simili già implementate in Stati come Texas, Louisiana e Virginia, dove l’accesso ai contenuti pornografici è stato drasticamente ridotto. In Louisiana, ad esempio, il traffico su Pornhub è diminuito di circa l’80%, a dimostrazione dell’efficacia di queste misure. La Florida, con il suo peso politico e culturale, potrebbe rappresentare un modello per altre giurisdizioni nel rafforzare la regolamentazione dei contenuti per adulti.

Le critiche e il sostegno alla legge

La Free Speech Coalition, un’associazione di categoria dell’industria pornografica, ha intentato una causa federale per bloccare la legge, sostenendo che violi la libertà di parola. Tuttavia, questa posizione appare in netto contrasto con la volontà dei cittadini e delle istituzioni di proteggere le giovani generazioni. La legge, infatti, prevede che i dati sensibili degli utenti siano gestiti da terze parti non governative, garantendo la sicurezza e l’anonimato.

D’altra parte, molti sostengono che queste normative rappresentino un passo fondamentale per ridurre l’esposizione dei minori a contenuti dannosi, ponendo un freno all’espansione incontrollata di un’industria che troppo spesso agisce al di fuori di ogni controllo.

Un segnale forte a livello internazionale

La decisione della Florida manda un messaggio chiaro: proteggere i minori e garantire un uso responsabile della rete sono priorità inderogabili. Mentre alcuni Stati esitano ad affrontare le pressioni delle grandi piattaforme, la Florida dimostra che è possibile agire con determinazione per il bene delle famiglie e delle nuove generazioni.

Questa battaglia non è solo contro Pornhub, ma contro un sistema che spesso ignora i rischi derivanti da un accesso incontrollato alla pornografia. La Florida, con il governatore DeSantis alla guida, si pone come un esempio da seguire per chiunque creda in un futuro più sicuro e responsabile per i nostri giovani.

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