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Gli “studenti” di Pisa in Omaggio alla Terrorista: Nessuna Condanna dai Media

5 Mar 2024 - Approfondimenti Politici

Da Acca Larenzia a Pisa: il Trattamento Mediatico Svela le Contraddizioni dei Media divisi tra condanne a prescindere e difese ad oltranza

Gli “studenti” di Pisa in Omaggio alla Terrorista: Nessuna Condanna dai Media

La Gogna Mediatica contro i Ragazzi di Acca Larenzia

I ragazzi di Acca Larenzia, accusati di aver eseguito saluti fascisti, hanno subito una gogna mediatica intensa, caratterizzata da un’ampia condanna pubblica e politica. Questo episodio ha evidenziato come certi simboli e gesti legati all’estrema destra vengano immediatamente stigmatizzati, attirando un’attenzione mediatica che spesso sfocia in una condanna senza appello, indipendentemente dalle circostanze o dalle intenzioni soggettive.

L’esaltazione dei Giovani di Pisa e il Sostegno dei Media “Rossi”

Ricordate i gli “studenti con lo zainetto” pestati dai poliziotti “fascisti”? Il collettivo, “Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista”, tra gli organizzatori della violenta aggressione contro le forze dell’ordine, ha reso tributo a Barbara Balzerani, ex terrorista delle Brigate Rosse, e questo fatto non ha suscitato una reazione mediatica paragonabile, nonostante le azioni ben più gravi a cui Balzerani è associata. Anzi, in questo caso, parte della stampa e dell’opinione pubblica ha mostrato una certa comprensione, se non addirittura approvazione, per il gesto di omaggio verso una figura legata al terrorismo di sinistra, evidenziando una sorta di doppio standard nell’approccio ai simboli e alle figure di estremismo politico.

Si capiscono le ragioni della Difesa

Da qui si capiscono tutte le ragioni della difesa per questi “ragazzi”. Se le violenze di piazza sono portate avanti da coloro che sventolano le bandiere rosse, subito il sistema scende a loro difesa, senza se e senza ma, con un’organizzazione militare dal punto di vista propagandistico e mediatico. Mentre se sei di destra, se appartieni ad un’idea differente da quella portata avanti anche da criminali assassini come la Balzerani, anche se mai ti sei macchiato di sangue, per questi paladini della libertà a senso unico sei un delinquente da condannare a prescindere, anzi, addirittura riemerge il mantra che “uccidere un fascista non è reato”.

Il Doppio Standard e la Polarizzazione Ideologica

Questo doppio standard riflette non solo una polarizzazione ideologica profonda all’interno della società e dei media, ma solleva anche interrogativi sulle dinamiche di potere e sulle narrazioni che vengono privilegiate o marginalizzate nel discorso pubblico. Mentre i gesti legati all’estrema destra vengono immediatamente condannati e stigmatizzati, azioni e simboli associati all’estrema sinistra, persino quando legati a figure di terroristi condannati, ricevono un trattamento mediatico notevolmente più sfumato o addirittura difensivo.

La Sfida della Coerenza nel Trattamento dei Simboli Estremisti

La disparità di trattamento solleva questioni fondamentali sulla coerenza e l’equità nel giudizio pubblico e mediatico dei fenomeni di estremismo politico. Una società che aspira alla giustizia e all’equità dovrebbe riflettere sulla necessità di applicare gli stessi standard critici a tutti i tipi di estremismo, evitando di cadere nella trappola delle simpatie o antipatie ideologiche che potrebbero offuscare il giudizio e alimentare ulteriormente la divisione.

Qui il post dei “giovani con lo zainetto”:

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