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L’Autopsia su Luca Ruffino Svela: Nessuna Patologia Grave alla Base del Suicidio

10 Ago 2023 - Italia

L’Autopsia su Luca Ruffino Svela: Nessuna Patologia Grave alla Base del Suicidio

Luca Ruffino, il noto presidente di Visibilia Editore, è stato trovato morto nella sua casa a Milano, dopo essersi suicidato con un colpo di pistola. L’autopsia effettuata il 10 agosto ha rivelato che l’imprenditore non aveva nessuna patologia grave. Tuttavia, all’autopsia effettuata dagli esperti dell’Istituto di Medicina Legale di Milano non è emerso «nulla di rilevante». Gli inquirenti sono alla ricerca di elementi che possano giustificare il gesto dell’imprenditore, oltre che a voler accertare se abbia ricevuto minacce o pressioni.

Nei biglietti lasciati ai familiari, ma anche ai colleghi e ai condomini del condominio di via Antonini (distrutto da un incendio il 29 agosto 2021, e di cui l’imprenditore divenne amministratore dopo l’incendio), Ruffino aveva fatto riferimento alla fatica degli ultimi anni: «Ho accumulato tensioni e sofferenze che hanno saturato i miei spazi. Vi chiedo scusa».

Una Riflessione accorata

Il suicidio di Luca Ruffino ci costringe a confrontarci con l’insondabile mistero della disperazione umana. Ogni suicidio è un grido silenzioso che ci interpella sulla complessità della psiche umana e sulle intricate dinamiche che possono portare una persona a compiere un gesto così estremo.

In una società sempre più frenetica e spesso indifferente al dolore altrui, dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per ascoltare e comprendere coloro che si sentono persi e senza speranza. Il caso di Ruffino è un monito a riflettere più profondamente sulle cause del suicidio e sulla nostra responsabilità collettiva di offrire sostegno e comprensione.

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