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Aumento del debito pubblico in Italia: i dati di Banca d’Italia

16 Ago 2023 - Italia

Aumento del debito pubblico in Italia: i dati di Banca d’Italia

Nuovo record del Debito Pubblico

Il debito pubblico italiano ha raggiunto un nuovo record a giugno 2023, arrivando a 2.843,1 miliardi di euro, secondo i dati diffusi da Banca d’Italia. Si tratta di un aumento di 27,8 miliardi rispetto al mese precedente, dovuto principalmente alla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (14,2 miliardi), al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (12,3 miliardi) e agli effetti degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,3 miliardi).

Il debito pubblico italiano è salito costantemente negli ultimi anni, passando da 2.409,9 miliardi (134,7% del PIL) a fine 2019 a 2.569,3 miliardi (155,8% del PIL) a fine 20202. Il forte incremento del 2020 è stato causato dalla pandemia di Covid-19, che ha richiesto ingenti interventi di sostegno all’economia e alla sanità pubblica. Il debito pubblico italiano è tra i più alti al mondo in termini assoluti e in rapporto al PIL.

La composizione del Debito Pubblico 

La composizione del debito pubblico italiano vede una prevalenza delle amministrazioni centrali (2.484,9 miliardi a fine 2020), seguite dalle amministrazioni locali (84,2 miliardi) e dagli enti di previdenza (0,1 miliardi). La durata media del debito era pari a 7,4 anni a fine 2020, in lieve aumento rispetto al 2019.

Chi detiene il Debito Pubblico?

I principali detentori del debito pubblico italiano sono la Banca d’Italia e i soggetti non residenti in Italia, che possiedono rispettivamente il 26,2% e il 26,5% del totale. La quota della Banca d’Italia è cresciuta nel 2020 per effetto degli acquisti di titoli pubblici nell’ambito dei programmi decisi dall’Eurosistema per contrastare gli effetti della crisi sanitaria. Gli altri detentori del debito pubblico italiano sono le istituzioni finanziarie residenti (escluse le IFM), con il 19%, le IFM residenti (esclusa la Banca d’Italia), con il 16%, e gli altri residenti, con il 12%.

Il debito pubblico italiano rappresenta una sfida per la sostenibilità delle finanze pubbliche e per la crescita economica del Paese. Il governo italiano ha adottato diverse misure per contenere il deficit pubblico e ridurre il rapporto debito/PIL nel medio-lungo periodo, tra cui la revisione della spesa pubblica, la riforma fiscale e la promozione degli investimenti pubblici e privati. Tuttavia, il contesto internazionale incerto e le difficoltà strutturali dell’economia italiana richiedono ulteriori sforzi e riforme per garantire la stabilità finanziaria e il rilancio della competitività del Paese.

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