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L’Ucraina dietro l’attentato ai gasdotti Nord Stream, lo rivelano i media tedeschi

20 Set 2023 - Europa

L’Ucraina dietro l’attentato ai gasdotti Nord Stream, lo rivelano i media tedeschi

Un anno fa, il 26 settembre 2022, due potenti esplosioni sottomarine danneggiavano irreparabilmente i gasdotti Nord Stream 1 e 2, che collegavano la Russia con l’Europa attraverso il Mar Baltico. L’attentato, che ha causato una grave crisi energetica e diplomatica, è ancora avvolto nel mistero, ma le ultime rivelazioni della stampa tedesca puntano il dito contro l’Ucraina come mandante.

Secondo il settimanale Der Spiegel e la televisione pubblica ZDF, che hanno condotto un’inchiesta congiunta basata su fonti della Procura generale e dell’Ufficio federale anticrimine di Wiesbaden, i responsabili dell’attacco sarebbero stati un gruppo di sommozzatori pro-Ucraina, probabilmente di origine ucraina e russa, che avrebbero agito con il sostegno dei servizi segreti di Kiev.

Le analisi dei metadati dei membri dell’equipaggio dello yacht Andromeda, utilizzato dai presunti attentatori per trasportare l’esplosivo e deporlo sui fondali in prossimità dei gasdotti, proverebbero infatti che questi, prima e dopo il sabotaggio, si trovavano effettivamente in Ucraina. Inoltre, dopo aver fatto esplodere i gasdotti Nord Stream, il commando avrebbe dovuto colpire anche il gasdotto Turk Stream, che collega la Turchia e la Russia attraverso il Mar Nero.

L’ipotesi dell’Ucraina come mandante dell’attentato era già stata avanzata a maggio dallo stesso Der Spiegel, che si era detto “quasi certo” della traccia ucraina. Tuttavia, altre fonti giornalistiche hanno sollevato dubbi sulla veridicità di questa tesi, sostenendo che potrebbe trattarsi di un’operazione false flag organizzata dalla Russia per incolpare l’Ucraina e i suoi alleati.

L’Ucraina, infatti, ha sempre negato ogni coinvolgimento nell’attentato e ha accusato la Russia di aver orchestrato una campagna di disinformazione per screditare il suo governo e giustificare le sue azioni militari nel Donbass. Inoltre, l’Ucraina ha sostenuto di essere stata vittima a sua volta di sabotaggi ai suoi gasdotti da parte della Russia.

La verità sull’attentato ai gasdotti Nord Stream resta dunque ancora da chiarire. Le autorità tedesche hanno assicurato di voler fare “piena luce” sui retroscena dell’attacco, auspicando l’apertura di un processo contro i presunti responsabili1. Ma finora nessun arresto è stato effettuato e nessuna prova definitiva è stata presentata.

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