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Rapporto Istat: Analisi e Prospettive dell’Economia Italiana nel Contesto Europeo

15 Mag 2024 - Italia

Il rapporto dell'Istat delinea le sfide economiche e sociali dell'Italia, evidenziando la stagnazione produttiva, l'erosione del potere d'acquisto, e le problematiche demografiche e occupazionali, cruciali per comprendere le prospettive future nel contesto europeo.

Rapporto Istat: Analisi e Prospettive dell’Economia Italiana nel Contesto Europeo

Il Risveglio Imprenditoriale e l’Impatto degli Investimenti

In Italia, la produttività delle imprese, misurata come valore aggiunto lordo per dipendente, rimane inferiore a quella di Francia e Germania, in particolare tra le micro e piccole imprese che dominano il tessuto economico del paese. La produttività si è compressa negli anni, ostacolando la crescita del PIL reale, in parte a causa della mancanza degli investimenti. Tuttavia, i dati degli ultimi tre anni mostrano un aumento significativo dei livelli di investimento, superando quelli di altre grandi economie europee. Questa dinamica dovrebbe influenzare positivamente la movimentazione del capitale nazionale, anche se persiste un notevole ritardo negli investimenti in beni immateriali e trasformazione digitale.

La Persistente Erosione del Potere d’Acquisto

L’Istat segnala che il potere d’acquisto dei salari italiani ha subito un calo notevole del 4,5% nell’ultimo decennio, molto più marcato rispetto a Francia e Germania. Questo declino, avvenuto nonostante un aumento nei tassi di occupazione, evidenzia un crescente disagio economico tra i lavoratori italiani. La relazione tra i salari contrattuali e l’inflazione, particolarmente evidente nel 2022, maschera parzialmente il problema. Tuttavia, le tendenze recenti indicano un deterioramento continuo del potere d’acquisto rispetto a questi paesi europei.

Segnali di Inversione di Tendenza e Crescita Settoriale

l’Istat ha rilevato segnali di una possibile inversione di tendenza. Nel primo trimestre del 2024, le negoziazioni sui salari contrattuali sono aumentate più rapidamente delle riduzioni, con un impulso significativo apparentemente guidato dall’industria. Questo è stato accompagnato da una stabilizzazione delle conversioni, suggerendo una tendenza al rialzo e una possibile rinascita creativa, con una crescita settoriale più intensa rispetto agli anni recenti.

Declino nella Partecipazione Politica e Sociale

Il tasso di partecipazione politica e sociale in Italia è drasticamente diminuito negli ultimi vent’anni, documentato dall’Istat con solo il 37,6% degli adulti coinvolti nel 2023, in calo dal 52,7% nel 2003. Questo declino indica un crescente distacco della popolazione dalla vita politica, con potenziali gravi conseguenze per la coesione sociale e la governance democratica.

Il Problema del Sottoinquadramento tra i Laureati

L’Istat riferisce che quasi 2 milioni di laureati italiani sono impiegati in posizioni inferiori alle loro qualifiche, particolarmente nei settori socio-economici e giuridici. Il mismatch è più marcato nelle discipline STEM, ma è relativamente minore.

Calo Demografico tra i Giovani

L’Istat ha registrato un calo drastico nel numero di giovani, passando da 13,39 milioni nel 2002 a 10,33 milioni nel 2023, un calo del 22,9%. Questo pone sfide serie per la sostenibilità del sistema pensionistico e la costruzione di un mercato del lavoro sostenibile.

La Riduzione della Propensione al Risparmio

Secondo l’Istat, il risparmio in Italia è diminuito rapidamente dal 8,1% nel 2019 al 6,3% nel 2023. Questo riflette un crescente malessere tra le famiglie italiane che non riescono a contenere i livelli di consumo, complicando ulteriormente la situazione economica generale.

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