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Ondata di Proteste negli USA: Centinaia di Arresti nei Campus Universitari in Solidarietà a Gaza

23 Apr 2024 - USA

Le università degli Stati Uniti diventano teatro di massicce proteste contro le operazioni militari israeliane a Gaza, con oltre 150 arresti alla New York University e decine di altri in campus come Yale e Columbia. Gli studenti chiedono un cessate il fuoco immediato e il disinvestimento da aziende legate a Israele.

Ondata di Proteste negli USA: Centinaia di Arresti nei Campus Universitari in Solidarietà a Gaza

Israele Prepara un’Offensiva a Rafah e la Comunità Internazionale Reagisce

Mentre le tensioni continuano a crescere nella Striscia di Gaza, Israele si prepara per un’offensiva contro Hamas nella città di Rafah, nel sud della Striscia. Questo sviluppo avviene in un contesto di crescente preoccupazione internazionale, data la presenza di circa 1,2 milioni di civili sfollati nell’area. Le statistiche recenti indicano che dal 7 ottobre scorso, il numero di persone uccise a Gaza è salito a 34.183, mentre 77.143 sono state ferite nei raid.

Proteste Globali e Arresti a New York University

La violenza in corso ha scatenato una serie di manifestazioni di protesta in molte università, dove gli studenti chiedono un cessate il fuoco immediato e il disinvestimento da aziende con legami con Israele. A New York, oltre 150 persone, tra cui studenti, docenti e altri individui non affiliati, sono stati arrestati durante una manifestazione presso la New York University. Le forze dell’ordine, intervenute su richiesta dei vertici universitari, hanno giustificato gli arresti come necessari per far rispettare le norme contro le occupazioni illegali e altre violazioni.

Situazione Tesa in Altri Campus Universitari degli USA

Analoghe situazioni di tensione si sono verificate in altri prestigiosi atenei americani. Alla Yale University, ad esempio, 47 manifestanti sono stati arrestati e saranno sottoposti a procedimenti disciplinari. La Columbia University ha addirittura cancellato le lezioni in presenza in risposta all’allestimento di accampamenti di tende da parte dei manifestanti. Queste proteste sono spinte dalla preoccupazione per le operazioni militari di Israele a Gaza e dalla richiesta di porre fine al finanziamento di produttori di armi militari.

Reazioni Internazionali e Appelli al Cessate il Fuoco

L’Onu ha espresso profonda preoccupazione per la situazione a Rafah, sottolineando l’imperativo di proteggere i civili. Volker Turk, responsabile per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha evidenziato la tragica perdita di vite umane, incluse donne e bambini, e ha ribadito l’importanza di un cessate il fuoco. Inoltre, le Nazioni Unite hanno chiesto un’indagine indipendente sulle fosse comuni scoperte a Khan Younis, dove sono stati trovati 283 cadaveri.

Impatto Regionale del Conflitto

Le tensioni si estendono anche al Libano, dove è stato segnalato un morto a seguito di un presunto raid di un drone israeliano. Questi eventi complicano ulteriormente il panorama geopolitico regionale e amplificano l’urgenza di una soluzione diplomatica al conflitto che continui a infiammare il Medio Oriente.

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