La sinistra sfrutta Gaza per violare il silenzio elettorale (Video)
8 Giu 2025 - Italia
Durante la manifestazione pro‑Palestina a Roma, i leader del campo largo trasformano la tragedia di Gaza in uno spot elettorale, calpestando apertamente le regole del silenzio elettorale.
La sinistra rompe il silenzio elettorale: Gaza usata come paravento per la propaganda
C’è qualcosa di profondamente scorretto – e diremmo anche vergognoso – in quello che è andato in scena sabato a Roma. La sinistra, con la solita arroganza morale e il solito doppiopesismo, ha sfruttato una manifestazione pro‑Gaza per rompere il silenzio elettorale e invitare esplicitamente al voto. Un comportamento che, se fosse stato messo in atto dal centrodestra, avrebbe scatenato titoli indignati su tutti i giornaloni.
Una piazza politicizzata, non umanitaria
Altro che pace e solidarietà. Quella di sabato è stata l’ennesima passerella elettorale, travestita da corteo umanitario. I leader del “campo largo” – Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli – non si sono fatti alcuno scrupolo a trasformare la tragedia del popolo palestinese in uno spot referendario. E lo hanno fatto con premeditazione, calcolando tempi e messaggi per spingere i propri sostenitori a “correre alle urne”. Un invito plateale, lanciato a 24 ore dal voto, in pieno silenzio elettorale. La legge? Per loro vale solo quando fa comodo.
Ipocrisia a buon mercato: “difendere Gaza” per salvare il referendum
Ci troviamo davanti a una delle più sporche strumentalizzazioni politiche degli ultimi anni. Chi ha a cuore davvero la causa palestinese dovrebbe indignarsi nel vedere la sua sofferenza ridotta a slogan da comizio. La verità è che questa sinistra sa che i referendum voluti da loro stessi rischiano di fallire per l’astensione e ha provato a usare la commozione per Gaza come grimaldello emotivo. È il solito trucco: moralismo di facciata e calcolo di bottega.
Due pesi e due misure: se lo fa la sinistra, tutto è concesso
Il silenzio elettorale è legge. Ma se a violarlo è la sinistra, allora tutto tace. Nessun titolo di condanna, nessun intervento dell’AGCOM, nessuna indignazione da parte dei paladini della legalità a senso unico. Il risultato? Un insulto alla democrazia e all’intelligenza degli italiani. Perché, diciamolo chiaramente: chi sfrutta i morti di Gaza per far passare un messaggio elettorale non ha nulla da insegnare in fatto di morale.