1815 Visualizzazioni

La percezione dello stipendio medio italiano: il caso Fassino

3 Ago 2023 - Italia

La percezione dello stipendio medio italiano: il caso Fassino

Nel panorama politico italiano, l’iniziativa di Piero Fassino, esponente del Partito Democratico, ha suscitato un acceso dibattito. Fassino, durante un intervento alla Camera, ha mostrato il cedolino della sua retribuzione da parlamentare, sfatando quello che ha definito un “luogo comune infondato” secondo cui i deputati avrebbero “stipendi d’oro”.

Il cedolino di Fassino, riferito al mese di luglio, evidenziava un’indennità lorda di 10.435 euro, da cui vengono detratti Irpef, assistenza sanitaria, previdenza dei deputati (1000 euro al mese), e addizionali regionali e comunali. Il risultato è un’indennità netta di 4.718 euro al mese. “Una buona indennità ma non uno stipendio d’oro”, ha commentato Fassino.

Tuttavia, è importante sottolineare che a questa cifra si aggiungono eventuali benefit legati all’attività lavorativa, non direttamente attribuibili allo stipendio di un singolo deputato. Tra questi, una diaria mensile di 3.500 euro, che Fassino ha dichiarato di devolvere in parte al Pd nazionale e veneto, utilizzando il resto per coprire le spese per l’attività parlamentare.

L’aspetto ironico di tutto questo è che Fassino, da ex comunista, è un rappresentante storico della sinistra italiana, e dovrebbe, proprio per questo suo ruolo, avere una maggiore consapevolezza della realtà economica della maggior parte dei lavoratori italiani.

Ma è corretto affermare che lo stipendio di Fassino non sia “d’oro”?

Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati a giugno 2023, un lavoratore in Italia percepisce uno stipendio medio di 29.500 euro lordi all’anno, che corrispondono a circa 1.700 euro netti al mese. Questo significa che l’indennità mostrata da Fassino è quasi il triplo di una busta paga media italiana (2,7 volte tanto per la precisione).

Inoltre, Fassino, come ogni altro deputato, può contare su un Reddito annuo lordo (Ral) di 125.220 euro. Solo l’1,1% della popolazione italiana può vantare un reddito lordo annuo compreso tra i 100 e i 300 mila euro. Il 2,7% della popolazione dichiara un reddito lordo annuo tra i 60 e i 100 mila euro, mentre la fetta più ampia, il 56%, si deve accontentare di un reddito lordo che va dai 10 ai 35 mila euro all’anno.

Le differenze di reddito tra le diverse aree geografiche italiane sono significative. Secondo l’Istat, la media italiana del reddito lordo nel 2021 era di 33.798 euro, con punte di 37.647 nel Nord Ovest e 38.340 nel Nord Est. Al Centro la media era di 34.555 euro, mentre al Sud e nelle isole si registravano cifre decisamente inferiori, rispettivamente 27.467 e 26.409 euro.

Questo episodio solleva interrogativi importanti sulla comprensione e la connessione tra la classe politica e la popolazione che rappresenta, e sulle aspettative e le percezioni del pubblico riguardo allo stipendio dei parlamentari. Come già sostenuto, l’ulteriore ironia della questione, risiede nel fatto che un ex comunista come Fassino, che dovrebbe rappresentare gli interessi dei lavoratori, è lontano anni luce dalla realtà economica di questi ultimi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: