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La Nuova Tassa sulle Banche: Antitrust in Azione per Evitare Rincari per i Clienti

23 Set 2023 - Italia

La Nuova Tassa sulle Banche: Antitrust in Azione per Evitare Rincari per i Clienti

Il governo ha rivisto la proposta relativa alla tassa sugli extraprofitti delle banche, ed è pronto a mobilitare l’Antitrust affinché si assicuri che queste non riflettano il peso di tale imposta sui clienti. Questa mossa arriva in seguito ad un accordo di maggioranza, e ha portato alla ritirata degli emendamenti presentati da Forza Italia, molto soddisfatta delle modifiche.

Nonostante le modifiche, la tassa dovrebbe comunque fruttare al governo quasi 3 miliardi di euro. Una somma significativa, ma ancora insufficiente se si considera l’attuale manovra, che oscilla tra i 20 e i 25 miliardi di euro. In quest’ottica, il vicepremier Matteo Salvini ha proposto un nuovo condono edilizio, scatenando le proteste dell’opposizione. Salvini ha spiegato che con un mini-condono “lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene”.

Il vicepremier e ministro ha esposto la sua idea a Piacenza, davanti a Confedilizia, enfatizzando il bisogno di far emergere i redditi nascosti al fisco. In questa direzione, il governo ha in programma una sanatoria rivolta a commercianti e autonomi, che permetterà di sanare le irregolarità in materia di scontrini e fatture, offrendo la possibilità di pagare una mini sanzione.

Tuttavia, queste misure straordinarie non saranno sufficienti a coprire le esigenze della legge di bilancio. Ecco perché la tassa sugli extraprofitti era così essenziale, e perché la sua modifica era cruciale per conciliare le esigenze delle banche con la necessità di garantire entrate al governo.

Le nuove modifiche prevedono una ricalibrazione del prelievo per il biennio 2021-23 e un tetto massimo dell’imposta dell’0,26%. Ma la maggiore novità riguarda la base imponibile: ora si farà riferimento all’esposizione complessiva al rischio, escludendo i titoli di Stato.

Inoltre, viene offerta alle banche una sorta di “alternativa”: possono scegliere di pagare la tassa oppure utilizzare una somma equivalente per rafforzare il proprio capitale.

Di fronte a queste misure, Antonio Tajani e Matteo Salvini sottolineano l’importanza di concentrarsi su misure a sostegno dei redditi più bassi, con l’obiettivo di aumentare stipendi e pensioni. Il taglio del cuneo fiscale rimane una priorità, insieme alla detassazione di tredicesime e premi di produzione.

Tuttavia, le risorse rimangono scarse, anche a causa dell’implementazione del Superbonus. La premier Giorgia Meloni commenta la situazione sottolineando come siano stati tolti 140 miliardi di euro a settori vitali come sanità, istruzione e pensioni, per ristrutturare immobili e proprietà di lusso.

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