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La Controffensiva Ucraina Sfonda la prima Linea Russa

3 Set 2023 - Geopolitica

La Controffensiva Ucraina Sfonda la prima Linea Russa

Il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha di recente ribadito con forza il progresso delle forze ucraine nel confronto con la Russia. Contrariamente a molte voci e commenti che circolano sul panorama internazionale, Zelensky sottolinea che le forze di Kiev “stanno andando avanti”. Su Twitter ha affermato: “Ci stiamo muovendo”, segnalando una risoluzione e una determinazione non comuni.

Nei giorni scorsi, le forze armate ucraine hanno segnalato di aver penetrato la prima linea di difesa russa a sud. Una mossa strategica che potrebbe indicare un cambiamento significativo nella dinamica del conflitto.

Olexiy Danilov, Segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, ha rivelato capacità militari impressionanti da parte dell’Ucraina. Secondo Danilov, Kiev avrebbe la capacità di colpire obiettivi situati a una distanza di 1.500 chilometri all’interno del territorio russo usando armamenti prodotti in Ucraina. “L’origine delle armi utilizzate contro il territorio della Federazione russa è ucraina”, ha affermato con orgoglio.

Danilov ha inoltre delineato gli sforzi dell’Ucraina nell’ambito del programma missilistico, avviato nel 2020, e l’uso di droni, che ora rappresentano una forza considerevole nel panorama militare grazie alla collaborazione con numerose aziende private. Contrariamente alle tattiche russe, l’Ucraina, secondo Danilov, si concentra su obiettivi militari, evitando di colpire scuole e asili, considerati obiettivi civili.

Riguardo alla portata delle armi ucraine, Danilov ha affermato che raggiungere distanze di 700-1.500 km “non è più un problema”. Questa dichiarazione enfatizza il significativo sviluppo tecnologico delle forze armate ucraine e l’importanza di avere una difesa solida per proteggere il Paese.

Infine, Danilov ha fatto un commento piuttosto audace riguardo alla situazione interna in Russia. Ha suggerito che ci potrebbero essere “partigiani” insoddisfatti del regime di Putin, paragonandolo a un “moderno Hitler”. Tuttavia, queste affermazioni dovrebbero essere prese con cautela e comprese nel contesto di un conflitto in corso e di una guerra di informazione.

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