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La Censura fa Audience

9 Mag 2024 - Approfondimenti Politici

Nel tentativo di censurare, la Rai perde il suo target di riferimento: gli elettori di sinistra.

La Censura fa Audience

In Rai si Censura senza Censurare

La vicenda Scurati, La reprimenda in cui è incappata Serena Bortone, le decine di abbandoni di anchorman e anchorwoman, presentatori, volti noti dalla Rai non sono la testimonianza di una censura sempre più pressante, asfissiante, vessatoria, ma semplicemente evidenziano il depauperamento della televisione pubblica. Non siamo ai tempi del MinCulPop dove ogni singola attività divulgativa passava per le forche caudine della censura. Oggi semplicemente avviene il travaso, non solo di professionalità riconosciute, ma anche di un target di utenti ormai affezionato a un certo taglio televisivo. Gramellini, Fazio, Augias stesso sono la rappresentazione di un pensiero, di sinistra qualcuno affermerebbe, che attira pubblico, che fa audience, che raccoglie pubblicità. Rafforzare la concorrenza, in un mercato in cui le piattaforme ormai la fanno da padrone e di sport se ne vede sempre poco, rientra più nella semantica del sabotaggio, dell’annichilimento di una struttura aziendale, nel tentativo feroce di abbattere il cavallo di Viale Mazzini.

Giorgia Meloni non ha bisogno della Televisione per essere Giorgia Meloni

Anche dal punto di vista logico, l’atteggiamento dei vertici Rai non ha senso: per anni Meloni e accoliti vari sono stati posti ai margini del presenzialismo politico e, nonostante ciò, l’ascesa al potere è avvenuta lo stesso. Nella comunicazione meloniana, la televisione ha avuto un ruolo marginale rispetto alla costante e incessante costruzione narrativa articolata sui social. Al contrario, i soloni della sinistra – imperituramente ospitati nei salotti buoni degli studi televisivi – sono diventati il nemico da abbattere in un racconto in cui l’antagonista incarna l’origine di tutti i mali. E mentre la sinistra si crogiolava nella propria intellighenzia, Giorgia Meloni solleticava frustrazioni, incoraggiava gli odi, si vestiva da vittima incompresa, stuzzicava quel senso di rivalsa sopito e traumatizzato di una destra in cerca di una rivincita schiacciante. La Rai, lottizzata dalla sinistra e dalla parte moderata del Centro Destra, si è tramutata in trampolino di lancio per la Presidente del Consiglio e la disintermediazione mediatica Giorgia Meloni l’ha cavalcata meglio di un Salvini bipolare e vittima delle sue stesse intemerate.

Chi non Vota, non guarda la Rai

La Rai sta semplicemente esautorando quelle figure in grado di parlare a un certo elettorato che per principio non voterebbe mai a destra. Un elettore di destra difficilmente aspetterà con ansia sul divano la sigla di “Via col Vento”. I moderati, profili perfetti per una campagna elettorale permanente, sono allergici ai toni di certa destra. Il moderato che vota a destra è una persona vicina alle riflessioni conservatrici e trova la sua connotazione ideale nelle rassicuranti posizioni dei Tajani, dei Lupi, dei Cesa o di una Meloni ripulita da quella patina reazionaria sedimentata nel linguaggio di qualche suo imbarazzante colonnello. I liberali, merce rara in questo Paese, votano Calenda o Renzi e nutrono la loro cultura a prescindere dai programmi TV. Il resto non vota, non segue i talk, non va dietro alle baruffe Rai, non si interessa di politica, non rientra nel target di utenti che potrebbe essere attratto da una televisione pubblica di stampo meloniano. Questa grande fetta di non elettori la ritrovi su Istagram, Tik Tok e qualche altro social in cui la politica alberga scomodamente.

La Censura è altra Cosa

La vera censura è altra cosa: la vera censura fa scomparire i personaggi ostili al sistema, non li rivaluta su altre reti e certamente non offre loro il vantaggio di sentirsi soggiogati da un totalitarismo permeante e opprimente. Ecco perché oggi in Italia la censura non è altro che un tentativo bislacco di qualcuno che, per assecondare il padrone, eccede nello zelo: un tipico atteggiamento di chi vorrebbe censurare ma non può, perché la Costituzione glielo impedisce.

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