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Innocenza sopraffatta: fermiamo le stragi in Ucraina

13 Ago 2023 - Approfondimenti Politici

Innocenza sopraffatta: fermiamo le stragi in Ucraina

L’incursione militare russa in Ucraina ha causato la tragica morte di oltre 500 giovani minorenni, una verità sconvolgente svelata dall’ufficio del procuratore generale a Kiev e confermata dai mezzi d’informazione locali. Oggi, in un’orrenda dimostrazione di violenza, una neonata di appena 23 giorni è stata vittima dei bombardamenti russi insieme ad altre sei persone della sua famiglia nella regione meridionale ucraina di Kherson. Questa spaventosa azione è stata resa nota dal ministro dell’Interno, Igor Klimenko.

La dolce creatura, ancora in fasce, è stata strappata alla vita, insieme ai suoi genitori, in uno spaventoso attacco di artiglieria nella località di Shiroka Balka. Una famiglia è stata sterminata: madre, padre e la piccola neonata. Nel tragico evento, un undicenne, parte di questo stesso nucleo familiare, è stato gravemente ferito ed è stato ricoverato in condizioni critiche.

Le conseguenze del conflitto

Le devastanti conseguenze di questo conflitto vanno oltre: il numero dei soldati russi caduti in battaglia raggiunge la tragica cifra di almeno 30.000, secondo quanto riferito da Mediazona, un’importante fonte di informazione indipendente russa. È dolorosamente evidente che il costo umano di questo conflitto senza pietà è stato pagato principalmente, da soldati mandati al fronte senza un perché, da bambini disarmati dinnanzi alla crudeltà e dalle famiglie innocenti.

Le cifre raccolte e documentate da fonti indipendenti come Mediazona e Meduza, mostrano una realtà ancora più allarmante. Alla fine di maggio, il numero di cittadini russi sotto i 50 anni che hanno perso la vita a causa di questa guerra inutile e sanguinaria si attestava intorno a 47.000. Ogni giorno che passa, queste cifre crescono tristemente.

È importante riflettere sulla brutalità di questa guerra, sulla sofferenza imposta a chi non ha alcuna colpa e sulla necessità urgente di porre fine a questo ciclo di violenza insensata. È nostro dovere umano e morale condannare fermamente tali atrocità e lavorare istantaneamente per porre fine a questa devastante guerra, garantendo un futuro più sicuro e pacifico per le generazioni a venire.

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