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Il governo francese scioglie il movimento ecologista No Tav: una decisione politica rilevante

22 Giu 2023 - Europa

Il governo francese scioglie il movimento ecologista No Tav: una decisione politica rilevante

Les Soulèvements de la Terre al bando

Il governo francese ha preso una decisione di grande rilevanza: il movimento ecologista No Tav, noto come Les Soulèvements de la Terre, è stato sciolto per decreto. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha scritto chiaramente che i militanti di questo collettivo ecologista “giocano un ruolo importante nella concezione, diffusione e legittimazione di un modo di operare violento nel quadro della contestazione di alcuni progetti di pianificazione territoriale”.

Stavano diventando pericolosi

L’ipotesi di mettere fuori legge il movimento era nell’aria almeno dalla protesta dello scorso marzo contro la costruzione di mega-bacini idrici nel centro della Francia. Durante quelle manifestazioni, si verificarono scontri tra i black bloc e le forze dell’ordine che causarono numerose persone ferite. Secondo il testo del decreto, il movimento Lst incita a commettere sabotaggi e danneggiamenti materiali, incluso l’utilizzo della violenza, sotto il pretesto di difendere l’ambiente. Si fa riferimento anche al libro di Andreas Malm, intitolato “Come far saltare un oleodotto”, che promuove l’azione diretta. In sostanza, il movimento sembra ispirarsi direttamente ai black bloc.

 

L’alleanza con i No-Tav italiani

Les Soulèvements de la Terre è nato nel 2021 nella Zad (Zone à défendre) di Notre-Dame-de-Landes, vicino a Nantes, per opporsi alla costruzione di un aeroporto. Al giorno d’oggi, il movimento conta oltre 180 collettivi e gode del sostegno di personalità di spicco come la premio Nobel Annie Ernaux. Di recente, insieme ai No Tav italiani, ha organizzato un raduno a La Chapelle, in Savoia, per protestare contro il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione. Martedì scorso, 15 attivisti sono stati arrestati per aver occupato uno stabilimento della Lafarge vicino a Marsiglia. Lst ha scritto su Twitter che “non si può sciogliere una rivolta”, e gli avvocati annunciano ricorso contro la decisione.

La sinistra italiana e la lezione francese

Se lo scioglimento dei Lst dovesse diventare effettivo (anche se è ancora possibile contestarlo davanti al Consiglio di Stato, la massima autorità della giustizia amministrativa), i membri del movimento ecologista teoricamente non potrebbero più riunirsi per organizzare azioni simili a quelle contestate dal governo. Inoltre, chiunque faccia ancora riferimento a Les Soulèvements de la Terre o utilizzi i suoi slogan o loghi potrebbe essere perseguito legalmente. Le pene previste vanno fino a tre anni di prigione e multe fino a 45.000 euro. Questa decisione politica proveniente dalla Francia rappresenta una lezione significativa per quei partiti italiani di sinistra (non solo quelli estremi) che da decenni giustificano e appoggiano le azioni violente perpetrate dai No Tav.

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