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Il caso Saviano: tra linguaggio offensivo e silenzio della sinistra

22 Lug 2023 - Italia

Il caso Saviano: tra linguaggio offensivo e silenzio della sinistra

Roberto Saviano, noto scrittore e giornalista, è recentemente tornato alla ribalta per le sue parole contro Matteo Salvini, ex Ministro dell’Interno. “Che faccia tosta! Ma quando passerà al Ministro della Mala Vita il vizio di mentire?”, ha scritto Saviano, riferendosi a Salvini sul caso Rackete. Queste parole, definite vergognose da alcuni, hanno sollevato un’ondata di critiche, soprattutto da parte di Fratelli d’Italia e Lega, che ora chiedono provvedimenti.

Saviano, noto per il suo linguaggio spesso duro e diretto contro i politici a lui non graditi, ha suscitato l’indignazione di molti. La sinistra, tuttavia, sembra rimanere in silenzio, senza sollevare critiche contro lo scrittore, considerato da molti come “intoccabile”.

Il caso diventa ancora più controverso se si considera che Saviano, quest’autunno, tornerà con un programma tutto suo in prima serata sulla Rai. Questo, nonostante la recente decisione della Rai di cancellare il programma di Filippo Facci per una frase infelice pubblicata in un articolo.

Il paradosso non è sfuggito ai consiglieri di vigilanza Rai della maggioranza, che hanno criticato il silenzio della sinistra sulla locuzione offensiva e diffamante nei confronti di un ministro della Repubblica da parte dello scrittore.

Francesco Filini, capogruppo FdI in Vigilanza, ha dichiarato: “C’è un limite a tutto, la Rai ultimamente ha mostrato di essere molto attenta al registro che viene utilizzato nel servizio pubblico, credo che sia più che doverosa una riflessione sull’opportunità di confermare la presenza di Saviano in Rainone”.

Anche Giorgio Maria Bergesio, capogruppo della Lega, ha espresso la sua preoccupazione: “Saviano non si smentisce mai, pensa gli sia concesso tutto e si permette di usare un linguaggio volgare insultando, infangando e insinuando. La sua ‘figura’ è di certo incompatibile con la tv pubblica: o a Saviano è tutto permesso?none”.

I componenti di Forza Italia in commissione di Vigilanza Rai hanno presentato una interrogazione chiedendo come i vertici della Rai valutino le offese di Saviano ad esponenti politici e se Saviano goda di una sorta di impunità.

La questione Saviano è ora al centro del dibattito, con molti che chiedono ai vertici della Rai di analizzare la compatibilità dello scrittore con la televisione pubblica. Augusta Montaruli, esponente in forza Fratelli d’Italia in Vigilanza, ha dichiarato: “Ci aspettiamo dai vertici equità nel giudizio e per questo portiamo il caso Saviano in maniera immediata in commissione di Vigilanzanone”.

Il caso Saviano mette in luce la tensione tra libertà di espressione e rispetto delle istituzioni, una questione che sembra destinata a rimanere al centro del dibattito pubblico per molto tempo.

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