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Giorgia Meloni a “Il giorno de La Verità”: (VIDEO)

6 Giu 2025 - Italia

Sovranità, sicurezza e riforme: la Premier rilancia l’identità italiana e risponde colpo su colpo alle provocazioni della sinistra. “L’astensione è un diritto costituzionale, non un tabù”.

Difesa della sovranità e critica al referendum sulla cittadinanza

Meloni ha affrontato con determinazione il tema del referendum promosso dalla sinistra per ridurre i tempi per ottenere la cittadinanza italiana. Pur affermando di voler andare alle urne per rispetto delle istituzioni, ha annunciato che non ritirerà la scheda. L’astensione, ha spiegato, è uno strumento previsto dalla Costituzione ed è stato più volte utilizzato anche dalla sinistra. Meloni ha denunciato l’ipocrisia di chi, dopo anni di governo, oggi si presenta come paladino di diritti che aveva tutto il tempo di garantire.

Stabilità di governo e fiducia internazionale

La Premier ha rivendicato la solidità della sua maggioranza parlamentare e l’affidabilità del governo italiano agli occhi dei mercati. A dimostrarlo, secondo Meloni, è l’enorme successo dell’emissione dei BTP, con richieste record da parte degli investitori internazionali. “Non solo non siamo isolati, ma l’Italia è tornata protagonista anche grazie alla stabilità che offriamo”, ha sottolineato.

Politica estera: autonomia e protagonismo italiano

Meloni ha respinto le accuse di isolamento internazionale, ricordando il ruolo di primo piano che l’Italia ha assunto nei grandi dossier europei e globali. Pur mantenendo rapporti strategici con Francia e Germania, la Premier ha ribadito la necessità di impostare le relazioni internazionali su un piano di pari dignità, respingendo l’idea di una UE a due velocità o a trazione franco-tedesca.

Sicurezza e contrasto all’illegalità

Un altro tema forte è stato quello della sicurezza: Meloni ha difeso con decisione il decreto che inasprisce le pene per chi aggredisce agenti, compie truffe ai danni degli anziani o blocca infrastrutture. “Essere garantisti non significa lasciare impuniti i violenti. La prima libertà da tutelare è quella dei cittadini perbene”, ha dichiarato. Un chiaro messaggio a chi, nei palazzi e nelle piazze, continua a minimizzare l’illegalità.

Uso responsabile dei fondi pubblici nel settore culturale

Rispondendo a una domanda sulle polemiche nel mondo del cinema, Meloni ha parlato apertamente di sprechi e favoritismi. Ha ricordato come siano stati finanziati film con pochissimi spettatori e spesso a forte connotazione ideologica. “I soldi pubblici non servono a sostenere clientele culturali, ma a creare valore, anche nel mondo dell’arte e dello spettacolo”, ha affermato, suscitando applausi in sala.

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