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Donald Trump attacca il procuratore speciale

1 Ago 2023 - USA

Donald Trump attacca il procuratore speciale

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente sollevato una tempesta mediatica attraverso il suo social network, Truth. L’ex presidente ha dichiarato di aver ricevuto notizie riguardo all’emissione di un’ulteriore “falsa incriminazione” nei suoi confronti da parte del procuratore speciale Jack Smith. L’accusa riguarderebbe il suo presunto ruolo nell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.

Trump ha tacciato Smith di essere “pazzo” e ha accusato il Dipartimento di Giustizia di interferire nelle elezioni di medio termine del 2022. L’ex presidente ha suggerito che l’incriminazione sarebbe un tentativo di distrarre dal “scandalo di Joe Biden, uno dei maggiori della storia americana”, riferendosi alla testimonianza di un ex socio di Hunter Biden, figlio del presidente, alla Camera dei Rappresentanti. Secondo Trump, sia Biden che suo figlio sarebbero coinvolti in affari illeciti con la Cina e l’Ucraina.

L’ufficio di Smith non ha commentato le affermazioni di Trump, tuttavia, fonti vicine all’indagine hanno riferito che gli avvocati di Trump sono stati messi in preallarme riguardo una possibile nuova incriminazione. Smith sta indagando sul periodo di due mesi seguito alle elezioni del novembre 2020, durante il quale Trump si è rifiutato di accettare la sconfitta contro Joe Biden e ha diffuso notizie false sulla presunta frode elettorale.

L’incitamento di Trump ai suoi sostenitori è sfociato negli scontri violenti del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, quando i sostenitori di Trump hanno fatto irruzione nell’edificio, attaccato gli agenti di polizia e interrotto il conteggio dei voti elettorali. Ad oggi, più di 1.000 persone sono state accusate di crimini federali legati a tali eventi.

L’ex presidente Trump, che ha già affrontato due processi di impeachment durante il suo mandato, ma è stato assolto in entrambi i casi dal Senato a maggioranza repubblicana, ora che non è più in carica, potrebbe dover affrontare un procedimento penale per le sue azioni e dichiarazioni.

Nonostante ciò, Trump continua a negare qualsiasi responsabilità per l’assalto al Congresso e definisce l’indagine di Smith una “caccia alle streghe” politicamente motivata. L’ex presidente sostiene inoltre che un’ulteriore sua incriminazione “distruggerebbe ulteriormente il nostro paese” e invita i suoi sostenitori a non dare credito alle “fake news”.

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