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CIA accusata di tentare di insabbiare le origini del Covid-19: nuove prove puntano al laboratorio di Wuhan

15 Set 2023 - Mondo

CIA accusata di tentare di insabbiare le origini del Covid-19: nuove prove puntano al laboratorio di Wuhan

La pandemia di Covid-19 ha segnato in modo indelebile il nostro millennio, cambiando per sempre il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. La domanda su come sia iniziata rimane centrale e fondamentale. Ma una recente notizia emersa sui media americani sta rilanciando ipotesi e sospetti che erano circolati da tempo: il Covid-19 potrebbe essere fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan, e la Central Intelligence Agency (CIA) avrebbe cercato di insabbiare questa informazione.

Le accuse e le prove

La fonte di queste clamorose affermazioni viene dal NY Post, che sostiene che la CIA ha cercato di pagare alcuni analisti per manipolare o nascondere le loro scoperte. L’essenza della notizia è che il Covid-19 non sarebbe emerso in natura, ma sarebbe derivato da un errore umano all’interno del laboratorio di Wuhan.

Una lettera indirizzata al direttore della CIA, William Burns, ha rivelato che un alto funzionario dell’agenzia aveva informato i leader della commissione sul tentativo di pagare sei analisti per cambiare la loro posizione sulla questione. Il pagamento sarebbe stato effettuato solo se avessero cambiato la loro narrativa, affermando che il virus era derivato da un trasferimento animale-uomo piuttosto che da una fuga da laboratorio.

È importante notare che queste accuse provengono da un “whistleblower”, una figura che denuncia comportamenti illeciti protetta dall’anonimato. Questo significa che mentre la sua identità rimane segreta, le affermazioni dovrebbero essere prese con cautela fino a quando non saranno pienamente verificate.

Le opinioni delle agenzie

Questa non è la prima volta che si solleva l’ipotesi di laboratorio. Il direttore dell’FBI, Christopher Wray, aveva suggerito mesi fa che la pandemia potrebbe essere stata causata da un incidente nel laboratorio di Wuhan. Anche il Wall Street Journal ha presentato prove simili basate su un dossier del Dipartimento dell’Energia.

La misteriosa proteina Spike

Una delle prove chiave riguarda la proteina Spike, che consente al virus di infettare le cellule umane. Nel gene responsabile della produzione di questa proteina, è stata trovata una sequenza che appartiene ad un gene umano e che non è presente in altri virus noti. La probabilità che ciò sia avvenuto per caso è estremamente bassa.

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