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Calderone e la transizione dal Reddito di Cittadinanza: nessuna “bomba sociale” e un passo avanti nella lotta all’assistenzialismo

3 Ago 2023 - Italia

Calderone e la transizione dal Reddito di Cittadinanza: nessuna “bomba sociale” e un passo avanti nella lotta all’assistenzialismo

La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha recentemente affrontato la questione del Reddito di Cittadinanza e le nuove misure di supporto alla formazione e al lavoro, durante un’intervista su Rtl 102.5. Calderone ha sottolineato che non ci sono segnalazioni di una “bomba sociale” e che i numeri sono “assolutamente gestibili”.

Il Reddito di Cittadinanza, una misura di sostegno economico per i cittadini a basso reddito, sta per terminare. Questa decisione rappresenta un passo importante nella lotta contro l’assistenzialismo fine a sé stesso. Tuttavia, a partire dal 1° settembre, entreranno in vigore altre misure di supporto alla formazione e al lavoro, progettate per aiutare coloro che hanno veramente bisogno e per incentivare al lavoro coloro che sono in grado di lavorare.

Calderone ha affermato che la situazione è gestibile, sia in termini di numeri contenuti che di opportunità di lavoro disponibili. Ha sottolineato l’importanza di un vero incrocio tra domanda e offerta di lavoro, un aspetto che, secondo la ministra, finora non ha funzionato adeguatamente.

Calderone ha inoltre chiarito che coloro che percepiscono il reddito e sono considerati occupabili hanno ricevuto un SMS dall’INPS che indicava la fine del percorso, come previsto dalla Manovra 2023. Ha sottolineato che, contrariamente a quanto scritto nel messaggio, non è necessario rivolgersi ai servizi sociali per i “fragili” che continueranno a percepire il reddito fino a dicembre 2023. La ministra ha riconosciuto che il messaggio potrebbe aver creato tensioni, come dimostrato dal fatto che a Napoli c’erano 30 persone in fila davanti all’INPS.

La ministra ha poi sottolineato che l’importo di 350 euro al mese di supporto per la formazione al lavoro è per la singola persona. Pertanto, se più membri di una famiglia accedono al programma, ciascuno riceverà 350 euro.

Infine, Calderone ha espresso la sua soddisfazione per l’apertura al confronto politico e con le parti sociali sulla questione del salario minimo da parte della presidente Giorgia Meloni. Ha sottolineato l’importanza del percorso di valorizzazione delle competenze e della contrattazione collettiva. Secondo la ministra, il valore del salario non è dato solo dal minimo in busta paga, ma anche da altri elementi aggiuntivi garantiti da una buona contrattazione, in modo da garantire un tenore di vita adeguato e valorizzare le competenze.

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