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Biden in Florida tra uragano e strage, ma Trump lo supera nei sondaggi

3 Set 2023 - USA

Biden in Florida tra uragano e strage, ma Trump lo supera nei sondaggi

Il presidente americano Joe Biden ha visitato oggi le zone della Florida colpite dall’uragano Idalia, che ha causato almeno due morti e ingenti danni. Il capo della Casa Bianca ha promesso i massimi sforzi per la ripresa delle aree devastate e ha ringraziato i soccorritori per il loro lavoro. Ma Biden ha voluto ricordare anche la recente strage di Jacksonville, dove un giovane bianco con simboli nazisti sulle armi ha ucciso tre persone afroamericane in un supermercato, prima di suicidarsi. Il presidente ha definito l’episodio “un atto terroristico perpetrato per odio razziale” e ha ammonito che “l’odio, il razzismo, il terrorismo politico non prevarranno in Usa”. Ha aggiunto che “il silenzio è complicità” e ha invitato tutti gli americani a condannare la violenza e a difendere i valori della democrazia.

Tuttavia, il messaggio di Biden sembra non essere ascoltato dall’America più profonda, che sostiene il suo avversario Donald Trump. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, il presidente in carica sta perdendo consenso tra gli elettori. Se si ripetesse oggi lo scontro tra Biden e Trump per la Casa Bianca, quest’ultimo avrebbe il 49% delle preferenze contro il 42% del primo. E anche tra i repubblicani, Trump resta il favorito per la nomination del 2024, con il 59% dei consensi.

Questi dati fanno paura all’establishment americano, che teme una possibile rivincita dell’ex presidente, noto per le sue posizioni populiste, nazionaliste e anti-sistema. Trump, infatti, non ha mai accettato la sconfitta elettorale del 2020, denunciando brogli e irregolarità mai provate. Inoltre, è stato accusato di aver incitato l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte dei suoi sostenitori, che volevano impedire la certificazione della vittoria di Biden.

Molti osservatori ritengono che Trump sia ancora una minaccia per la democrazia americana e che abbia una forte influenza sul Partito repubblicano, che si è diviso tra chi lo appoggia e chi lo critica. Alcuni analisti sostengono che Trump stia preparando il terreno per una nuova candidatura nel 2024, sfruttando il malcontento e la frustrazione di una parte dell’elettorato. Altri ritengono invece che Trump sia ormai un leader in declino e che abbia perso credibilità e appeal dopo aver lasciato la presidenza. Certo che le cause giudiziarie sono una spada di Damocle pesante per l’ex Presidente e stanno condizionando molto la Sua stessa campagna elettorale.

La sfida tra Biden e Trump per il futuro degli Stati Uniti si preannuncia quindi ancora aperta e incerta. Molto dipenderà dall’andamento dell’economia, della sanità, della politica estera e dalla capacità dei due contendenti di mobilitare i loro sostenitori. Ma anche dalla possibilità che emergano nuovi candidati in grado di offrire alternative credibili e convincenti, al momento assenti.

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