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Volodymyr Zelensky: Un Presidente in Declino dietro la Facciata della Guerra

20 Mag 2024 - Approfondimenti Politici

Cinque anni dopo la sua trionfale elezione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affronta crescenti critiche e un calo di consensi. La legge marziale ha rinviato le elezioni, ma i dubbi sulla sua leadership si fanno sempre più intensi.

Volodymyr Zelensky: Un Presidente in Declino dietro la Facciata della Guerra

Cinque anni fa, Volodymyr Zelensky veniva eletto con un clamoroso 73% dei voti. Quel giorno sembrava l’inizio di un’era nuova per l’Ucraina. Tuttavia, il tempo ha rivelato le difficoltà di mantenere tale sostegno. Il consenso è diminuito progressivamente, e la stabilità tanto desiderata è stata spesso solo di facciata.

La legge marziale come strumento di potere

In condizioni normali, il mandato di Zelensky sarebbe terminato e si sarebbero svolte nuove elezioni. Tuttavia, la legge marziale imposta dopo l’invasione russa ha sospeso questo processo democratico. Questo ha sollevato dubbi sulla legittimità del suo continuo potere. “Per gli ucraini, vincere la guerra è la priorità, poi penseranno alle elezioni,” afferma Anton Hrushetskyi dell’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev. Ma quanto a lungo può durare questa situazione?

La narrativa di Mosca e le critiche interne

Mosca non ha perso tempo nel criticare la legittimità di Zelensky, sfruttando l’assenza di elezioni per dipingere l’Ucraina come una nazione antidemocratica. “La Russia cerca di imporre all’Occidente l’idea che l’Ucraina non sia una vera democrazia,” spiega Anton. Ma le critiche non provengono solo dall’esterno. All’interno del paese, cresce il malcontento verso un presidente che sembra aver perso il contatto con la realtà.

Il declino del sostegno popolare

Dopo aver raggiunto un picco del 90% a seguito dell’invasione russa, il supporto per Zelensky è sceso al 65%. Sebbene sia ancora una maggioranza, riflette un significativo calo di fiducia. Con milioni di ucraini costretti all’estero e un quinto del paese occupato dalla Russia, le condizioni per nuove elezioni sono tutt’altro che ideali. Ma molti si chiedono se questa sia una scusa per evitare il giudizio popolare.

La mancanza di alternative

“Non c’è un presidente alternativo,” sostiene lo scrittore ucraino Andriy Kurkov. Questo è in parte dovuto alla destituzione e al silenzio di potenziali rivali come Valeriy Zaluzhny, ex capo delle forze armate ora ambasciatore nel Regno Unito. Questo silenzio fa emergere la percezione di un governo che non tollera dissensi, mantenendo il potere in modo autoritario.

Un leader in difficoltà

“Essere presidente durante una guerra non è né facile né divertente,” commenta Andriy. Un tempo paragonato a James Bond per il suo coraggio, ora Zelensky appare stanco e frustrato. La sua immagine eroica si è logorata, e molti iniziano a vedere in lui un leader incapace di affrontare le vere necessità del paese.

La stabilità apparente

“Anche se si tenessero elezioni domani, Zelensky vincerebbe di nuovo. Solo alla fine della guerra cambieranno gli atteggiamenti e la gente farà le domande rimaste in sospeso,” afferma Kurkov. Ma questa apparente stabilità potrebbe essere solo un’illusione, mantenuta a caro prezzo.

Riflessioni su un passato diverso

Guardare le immagini dell’insediamento di Zelensky sembra evocare un’altra Ucraina. Allora, il comico diventato presidente appariva fresco e pieno di entusiasmo, salutava le folle con un sorriso genuino. Oggi, quelle scene di gioia e speranza sono un lontano ricordo.

Le divisioni interne

Oleksandr Danyluk, ex membro del team di Zelensky, ricorda quei momenti con nostalgia: “Era un giorno molto emozionante. Nessuno di noi sapeva cosa ci aspettava.” Le differenze politiche tra Danyluk e Zelensky sono aumentate, soprattutto sulla gestione dell’aggressione russa. Danyluk credeva che il paese dovesse prepararsi meglio alla guerra, mentre Zelensky puntava tutto sulla diplomazia.

Il destino controverso di Zelensky

Zelensky pensava di poter negoziare con Vladimir Putin, ma questo approccio si è rivelato insufficiente. “Avremmo dovuto prepararci molto meglio, ma quei primi anni sono stati persi,” ammette Danyluk. Tuttavia, riconosce che pochi sono abili come Zelensky nel costruire sostegno internazionale per l’Ucraina. Ma il prezzo di queste scelte si fa sentire.

L’unità a rischio

L’anno scorso, Zelensky ha definito irresponsabile parlare di elezioni e ha invocato l’unità nazionale. La maggioranza sembra essere d’accordo, ma il tempo per un bilancio politico arriverà inevitabilmente. Quando quel momento arriverà, sarà troppo tardi per correggere gli errori di un presidente che ha usato la guerra come scudo per evitare il giudizio del suo popolo?

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