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Putin Ammette Gli Errori Sovietici, ma Sembra Dimenticare il Presente

12 Set 2023 - Russia

Putin Ammette Gli Errori Sovietici, ma Sembra Dimenticare il Presente

L’invasione sovietica di Praga e Budapest rappresenta una delle pagine più buie della storia europea postbellica. Questi eventi, risalenti rispettivamente al 1956 e al 1968, sono venuti alla luce recentemente, con le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin al Forum economico orientale di Vladivostok. Con sorpresa di molti, Putin ha ammesso che l’intervento militare dell’Unione Sovietica in queste nazioni fu un “errore” che ha contribuito all’escalation delle tensioni in Europa.

Ma mentre Putin riconosce gli errori del passato, molte persone sono portate a chiedersi quale sia la differenza tra le azioni dell’Unione Sovietica e quelle della Russia contemporanea, in particolare in relazione all’invasione dell’Ucraina nel 2022.

Il presidente russo ha anche utilizzato l’occasione per esprimere le sue opinioni sul panorama politico statunitense. Criticando le indagini contro l’ex presidente Donald Trump, Putin ha sostenuto che rappresentano una “persecuzione per ragioni politiche”. La sua visione è chiara: indipendentemente da chi occuperà la Casa Bianca in futuro, la politica degli Stati Uniti nei confronti della Russia non cambierà sostanzialmente.

Ma forse la parte più sorprendente del suo discorso riguardava il suo punto di vista sull’Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Nonostante abbia criticato le azioni sovietiche in Praga e Budapest, Putin ha evidenziato la sua nostalgia per l’epoca sovietica, usando la situazione di Trump come pretesto per denunciare il “marciume del sistema americano” e rifacendosi a frasi del periodo sovietico per descrivere “il volto bestiale del capitalismo americano”.

Queste dichiarazioni sollevano molte domande. Mentre Putin riconosce gli errori sovietici nel passato europeo, perché non si confronta con le azioni contemporanee della Russia? La sua critica verso gli Stati Uniti, basata sulla presunta persecuzione politica, non è in contraddizione con le azioni che molti critici sostengono siano state intraprese dallo stesso regime di Putin?

La risposta potrebbe risiedere nella mente dello stesso Putin. Come molti leader autoritari, egli potrebbe credere nella sua infallibilità. Ma per gli osservatori esterni e molti cittadini russi, l’ironia tra le sue parole e le azioni della Russia è evidente. Mentre la storia dell’Europa e dell’Unione Sovietica viene riesaminata, la Russia di oggi continua a scrivere la propria storia, e il mondo osserva con attenzione.

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Redazione - Il Politico

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