288 Visualizzazioni

Netanyahu Determinato a Continuare la Guerra contro Hamas nonostante le Condanne Internazionali

28 Mag 2024 - Medio Oriente

Dopo un attacco aereo a Rafah che ha causato decine di vittime civili, il Primo Ministro israeliano difende l'operato delle IDF e promette di non fermare le operazioni militari finché gli obiettivi non saranno raggiunti. L'ONU e l'UE chiedono la fine delle ostilità.

Netanyahu Determinato a Continuare la Guerra contro Hamas nonostante le Condanne Internazionali

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la guerra contro Hamas proseguirà, nonostante le critiche internazionali in seguito a un attacco aereo che ha provocato numerose vittime a Rafah, domenica scorsa. Secondo il ministero della salute gestito da Hamas, almeno 45 persone sono morte e centinaia sono state curate per gravi ustioni, fratture e ferite da schegge.

Un Tragico Errore

Netanyahu ha definito l’attacco un “tragico errore”, ma ha aggiunto: “Non intendo fermare la guerra finché non avremo raggiunto tutti gli obiettivi”. Ha evidenziato l’importanza di adottare “ogni precauzione possibile” per proteggere i civili, sottolineando che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) stanno facendo “tutto il possibile per non colpire i non coinvolti” nel conflitto.

Reazioni Globali

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione d’emergenza oggi, su richiesta dell’Algeria, per discutere l’attacco a Rafah. Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha affermato lunedì che l’attacco ha “ucciso numerosi civili innocenti che cercavano rifugio da questo conflitto mortale”. Ha aggiunto: “A Gaza non esiste un luogo sicuro. Questo orrore deve finire”.

Interruzioni in Parlamento

Durante il discorso di Netanyahu al parlamento israeliano, alcuni membri delle famiglie degli ostaggi presi da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre lo hanno interrotto. Alcuni di loro lo hanno criticato per non aver negoziato il ritorno dei loro cari.

Condanne Internazionali

Le organizzazioni internazionali hanno condannato l’attacco, con l’Unione Europea che ha chiesto a Israele di rispettare una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) della scorsa settimana, che ordinava di fermare gli attacchi su Rafah. Josep Borrell, il capo della diplomazia dell’UE, ha definito l’attacco di domenica “orribile”.

Prosecuzione dell’Invasione

Nonostante la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, Israele ha promesso di continuare l’invasione di Rafah, affermando che la sentenza permette l’attacco in conformità con il diritto internazionale. Volker Turk, capo dei diritti umani dell’ONU, ha dichiarato che l’attacco indica “nessun apparente cambiamento nei metodi e nei mezzi di guerra usati da Israele”.

Reazioni degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno definito le immagini “strazianti”, ma hanno insistito che Israele ha il diritto di difendersi. Un portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca ha detto: “Israele ha il diritto di colpire Hamas”. Tuttavia, ha ammesso che “Israele deve prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere i civili”.

Indagini in Corso

I funzionari israeliani hanno trascorso gran parte di lunedì cercando di capire cosa sia andato storto a Rafah. I principali funzionari militari, incluso il generale maggiore Yifat Tomer Yerushalmi, avvocato generale delle IDF, hanno promesso un’indagine approfondita e una spiegazione più dettagliata è attesa.

Netanyahu ha dichiarato di essere impegnato nella “vittoria totale” a Rafah, quindi non ci sono segnali che il disastro di domenica possa modificare la sua posizione. La campagna militare israeliana a Gaza è iniziata dopo che uomini armati di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo 252 ostaggi. Secondo il ministero della salute gestito da Hamas, più di 36.000 palestinesi sono stati uccisi nel conflitto da allora.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: