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Maternità surrogata in Italia: Polemiche sulla proposta di una sanatoria per i bambini nati fin qui

22 Giu 2023 - Italia

Maternità surrogata in Italia: Polemiche sulla proposta di una sanatoria per i bambini nati fin qui

Il dibattito sulla maternità surrogata in Italia continua a suscitare accese controversie e polemiche. Durante la registrazione de La Confessione di Peter Gomez, la ministra alla Famiglia e alle Pari Opportunità Eugenia Roccella ha sollevato l’idea di una possibile sanatoria per i bambini nati attraverso questa pratica.

La proposta del Ministro Roccella

Secondo Roccella, una volta che sarà approvata la nuova legge per la perseguibilità dell’utero in affitto, potrebbe essere necessario pensare a una soluzione legale anche per i bambini nati fino a questo momento. Tuttavia, ha sottolineato che non dovrebbe essere un modo per aggirare le leggi vigenti, ma piuttosto una misura che affronti la questione dei bambini già nati in modo adeguato.

Le reazioni

La proposta della ministra ha scatenato una vivace reazione da parte dell’associazione Famiglia Arcobaleno, che sostiene i diritti delle famiglie arcobaleno e dei loro figli. Secondo la presidente di Famiglia Arcobaleno, Alessia Crocini, i figli nati attraverso la maternità surrogata non sono da considerare come abusi o risultati di illegalità, ma come cittadini italiani privi dei diritti di cittadinanza che dovrebbero essere garantiti da qualsiasi Paese. Crocini ha sottolineato che molti di questi bambini sono nati in Paesi in cui la pratica della maternità surrogata è legale, e pertanto non dovrebbero essere soggetti a una sanatoria che li consideri come un’irregolarità.

Inoltre, Crocini ha evidenziato che non si tratta solo dei figli nati attraverso la maternità surrogata, ma anche dei figli delle coppie dello stesso sesso. Ha sottolineato che ci sono 33 bambini che vengono privati di uno dei loro due genitori, il che dimostra che non sono solo i figli dei padri, ma anche delle madri. Pertanto, una sanatoria rappresenterebbe una falsità, poiché questi bambini sono nati in Paesi in cui la maternità surrogata è legale.

Le critiche alle dichiarazioni del Ministro

La presidente di Famiglie Arcobaleno ha inoltre criticato le dichiarazioni della ministra Roccella, sostenendo che ha diffuso informazioni false riguardo ai tempi necessari per ottenere il riconoscimento dei figli nati attraverso la maternità surrogata. Ha citato il caso di un bambino di un anno e mezzo, figlio di una coppia omosessuale, che è affetto da una grave malattia oncologica. Nonostante abbiano tentato di avviare il processo per il riconoscimento giuridico del bambino, si sono scontrati con enormi ritardi e ostacoli burocratici.

Conclusioni

La polemica sulla maternità surrogata continua dunque a infiammare il dibattito pubblico, sollevando importanti questioni riguardanti i diritti dei bambini nati attraverso questa pratica e la necessità di trovare una soluzione legale che tenga conto delle loro esigenze e della realtà in cui sono nati. Mentre il governo cerca una risposta, le associazioni e i sostenitori delle famiglie arcobaleno continuano a lottare per ottenere il riconoscimento e i diritti che considerano fondamentali per i loro figli.

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