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La mafia italiana ruba anche alla NATO

3 Ott 2023 - Italia

La mafia italiana ruba anche alla NATO

Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine ha recentemente svelato un’inchiesta che mette in luce un grave episodio di criminalità organizzata che coinvolge la mafia italiana e la NATO, un fatto che, sorprendentemente, ha suscitato poca eco sulla stampa italiana nonostante la sua rilevanza internazionale.

Nel 2019, oltre 800.000 litri di cherosene sono misteriosamente scomparsi dal sistema di oleodotti dell’Alleanza Atlantica. Solo quattro anni dopo, la polizia finanziaria italiana ha portato alla luce i dettagli di un’operazione criminale di vasta portata.

Il Central European Pipeline System (CEPS), di proprietà della NATO, è stato progettato per garantire un approvvigionamento continuo di carburante alle basi aeree dell’alleanza. Tuttavia, nel 2019, una quantità significativa di cherosene è stata dirottata e venduta illegalmente nelle stazioni di servizio. Questo furto ha avuto luogo vicino al confine tra Francia e Belgio.

Dopo un’indagine approfondita, la guardia di finanza di Rimini ha rivelato che dietro questo crimine c’era uno dei gruppi mafiosi italiani. Il cherosene rubato è stato poi introdotto in Italia e venduto a ignari automobilisti. Tuttavia, è importante sottolineare che il cherosene era destinato agli aerei e non era adatto per le automobili. La polizia sospetta che molti veicoli possano aver subito danni a causa dell’uso improprio di questo carburante.

Questo caso solleva serie preoccupazioni sulla sicurezza e l’integrità del sistema di difesa della NATO. La rete CEPS collega basi in vari paesi europei e fornisce carburante a importanti aeroporti come Bruxelles e Francoforte.

Tre aziende italiane sono ora sotto accusa per aver venduto il carburante rubato in diverse regioni del paese. Prima della vendita, il cherosene veniva stoccato in un deposito illegale e mescolato con altri combustibili.

La NATO ha assicurato che non si sono verificati ulteriori furti dal 2019. Tuttavia, la gravità di questo episodio sottolinea l’importanza di affrontare e combattere la criminalità organizzata a livello internazionale.

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