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La crisi della sanità pubblica

3 Ott 2023 - Italia

La crisi della sanità pubblica

Il dato fornito da Agenas, l’Agenzia sanitaria delle Regioni, è motivo di preoccupazione. Rivela che il 35% delle persone che necessitano di cure specialistiche o di accertamenti medici non si rivolge alle strutture pubbliche o convenzionate, dove tali servizi sono gratuiti o a costi contenuti, ma preferisce cercare soluzioni nel settore privato. Un fenomeno generato da liste di attesa molto lunghe, in particolare per le prestazioni classificate come “differibili”, che rappresentano la maggior parte dei casi.

Le liste d’attesa

Le liste di attesa sono il risultato di due fattori principali. In primo luogo, c’è un divario tra l’offerta di servizi sanitari pubblici e la crescente domanda da parte della popolazione. In secondo luogo, c’è un problema di inappropriata richiesta di prestazioni mediche non necessarie. 

Dal 2019, abbiamo assistito a un calo significativo delle prestazioni mediche effettuate, passando da 228 milioni di visite ed esami a 205 milioni nel 2022, una riduzione dell’11%. Tuttavia, la domanda di assistenza sanitaria è aumentata, in parte a causa delle prestazioni non effettuate durante la pandemia, il che ha accentuato la pressione sul sistema. La principale sfida riguarda il finanziamento della sanità, per sopperire agli stipendi troppo bassi per medici e infermieri. Fino a quando non verranno offerti compensi più competitivi, il settore privato continuerà ad essere una tentazione per i professionisti della salute, con migliaia di medici che lasciano il sistema sanitario pubblico ogni anno.

Le famiglie spendono di più per la salute

Di conseguenza, assistiamo a una crescente spesa sanitaria “out of pocket”, cioè le spese sostenute direttamente dalle famiglie. Questa spesa è notevolmente aumentata negli ultimi anni, passando da 34,4 miliardi di euro nel 2012 a 41,5 miliardi nel 2022, rappresentando un incremento del 20% in 11 anni. Gran parte di questa spesa è destinata a visite specialistiche, servizi dentistici, diagnostici e servizi paramedici, mentre una parte significativa è dedicata all’acquisto di farmaci e apparecchiature mediche.

Le compagnie assicurative prosperano

Nel contesto di una sanità pubblica in crisi, le compagnie di assicurazione stanno prosperando. Le polizze sanitarie individuali e per infortuni coinvolgono circa 4 milioni di persone e generano un giro d’affari che supera il miliardo di euro, quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Questa crescente affluenza verso le assicurazioni sanitarie riflette la crescente insicurezza riguardo all’accesso ai servizi sanitari pubblici.

La situazione attuale della sanità pubblica solleva una serie di preoccupazioni riguardo all’accessibilità e alla qualità delle cure mediche, nonché alla sostenibilità del sistema. Sono necessarie azioni concrete per migliorare l’offerta di servizi pubblici, aumentare i salari del personale medico e infermieristico e ridurre la dipendenza dalle assicurazioni private per garantire una sanità adeguata per tutti i cittadini e non solo per chi può permettersela.

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