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Elezioni in Ciad: Un Voto Cruciale per il Futuro del Sahel e l’Influenza Occidentale

6 Mag 2024 - Geopolitica

Le elezioni presidenziali in Ciad si svolgono oggi in un contesto di tensione e incertezza, con implicazioni profonde per la stabilità del Sahel e l'equilibrio geopolitico tra Occidente e nuove potenze emergenti come la Russia.

Elezioni in Ciad: Un Voto Cruciale per il Futuro del Sahel e l’Influenza Occidentale

Oggi il Ciad è alle prese con elezioni presidenziali che potrebbero rivelarsi decisive non solo per il futuro del paese ma anche per l’influenza della Francia e dell’Occidente nella turbolenta regione del Sahel. Con dieci candidati in corsa, tra cui spiccano il presidente di transizione, il generale Mahamat Idriss Dèby, e il suo primo ministro, Succès Masra, l’esito del voto è avvolto da incertezza e tensione. La comunità internazionale osserva attentamente, mentre molte sfide interne minacciano la legittimità del processo elettorale.

La Posta in Gioco per il Sahel

N’Djamena, capitale del Ciad, rappresenta un bastione strategico per la Francia e l’Occidente nel Sahel, una regione sempre più dominata da regimi militari e dall’influenza crescente della Russia. La transizione di potere in Ciad, seguita alla morte del presidente Idriss Dèby Itno nel 2021, ha posto il paese in una posizione delicata. Il generale Mahamat Idriss Dèby, spinto al potere da un gruppo di generali, cerca ora di legittimare la sua posizione attraverso le urne, in un contesto di crescente sentimento antifrancese e anti-colonialista.

Problemi Elettorali e Disputa Interna

Le elezioni sono macchiate da significativi problemi logistici, inclusa la mancata iscrizione di molti ciadiani nelle liste elettorali, una situazione che potrebbe influenzare l’esito del voto. Inoltre, la tensione è palpabile tra il presidente di transizione Dèby e il suo primo ministro e rivale principale, Succès Masra, il quale ha apertamente criticato la presenza militare francese in Ciad, sottolineando una retorica simile a quella di altri paesi del Sahel che hanno recentemente espulso le truppe francesi.

Il Ruolo della Francia e le Sfide Future

Il Ciad è stato descritto come la “portaerei del deserto” per la sua importanza strategica, consentendo alla Francia di proiettare le sue truppe nella regione. Dopo più di un secolo di presenza quasi ininterrotta, la Francia continua a mantenere una forte impronta militare in Ciad, nonostante l’opposizione crescente sia a livello locale che regionale. La decisione di mantenere questa presenza è complicata dal cambiamento del clima politico regionale e dall’avanzata della Russia, che sta rafforzando la sua presenza militare in paesi vicini come Niger, Libia, Sudan e Repubblica Centrafricana.

Implicazioni per la Politica Estera Occidentale

Il risultato delle elezioni in Ciad avrà importanti implicazioni per le politiche estere della Francia e dell’Occidente nel Sahel. Un eventuale riallineamento di N’Djamena potrebbe significare una riduzione dell’influenza occidentale nella regione, a favore di altre potenze come la Russia. Questa situazione rende le elezioni non solo un referendum sulla leadership locale ma anche un indicatore della futura direzione geopolitica della regione del Sahel.

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