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Corridoio VIII, Tajani: “Accelerare l’ingresso dei Balcani nell’Ue”

29 Lug 2023 - Europa

Corridoio VIII, Tajani: “Accelerare l’ingresso dei Balcani nell’Ue”

Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha ribadito il sostegno dell’Italia all’integrazione europea dei Paesi dei Balcani occidentali, durante il vertice dedicato al Corridoio VIII, che si è tenuto a Brindisi il 27 luglio 2023.

Il Corridoio VIII è un progetto di infrastruttura multimodale che collega il Mar Adriatico al Mar Nero, passando per Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria. Tajani ha definito il Corridoio VIII “una grande infrastruttura strategica europea, che serve per collegare le economie dell’Europa e dei Balcani”.

Il vertice, che si è svolto nel Castello Federiciano, ha visto la partecipazione dei ministri degli Esteri di Bulgaria, Albania e Macedonia del Nord, oltre a rappresentanti della Commissione europea e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.

Tra i temi all’ordine del giorno, la connettività, la crescita socio-economica, la cooperazione regionale e la sicurezza nei Balcani. Tajani ha sottolineato che “se vogliamo garantire progresso e crescita dobbiamo fare in modo che questi Paesi siano quanto prima parte dell’Unione europea”.

Il ministro ha anche annunciato che il governo italiano intende finanziare il rafforzamento della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite a Brindisi, che gestisce le emergenze umanitarie in molte aree del mondo ed è uno dei principali strumenti della logistica del Programma Alimentare Mondiale.

Tajani ha affermato che la Base ha dei risvolti fondamentali anche per l’Italia e la Puglia, sia dal punto di vista economico che geopolitico.

Il vertice di Brindisi si inserisce nel quadro della strategia italiana nei Balcani Occidentali, una regione di rilevanza strategica per l’Italia, nella quale il governo ha investito, profilandosi quale attore di primo piano.

Tajani ha ricordato come l’Italia sia impegnata a stabilizzare la regione, evitare l’aumento delle tensioni e prevenire l’aumento dei flussi migratori irregolari . L’Adriatico, ha concluso il ministro, ritorna ad essere uno snodo strategico per l’Italia e per l’Europa .

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