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Bari al bivio: il M5S dice no alle primarie e scuote l’alleanza progressista

5 Apr 2024 - Italia

Con il rifiuto del Movimento 5 Stelle di partecipare alle primarie, emerge una profonda frattura nel campo progressista di Bari. La decisione, scaturita da inchieste sul voto di scambio, minaccia di disgregare un'inedita alleanza politica e mette in dubbio la possibilità di un rinnovamento unitario nella città pugliese

Bari al bivio: il M5S dice no alle primarie e scuote l’alleanza progressista

Il campo largo si sgretola a Bari: il no alle primarie del M5S

A soli tre giorni dall’apertura dei gazebo per le primarie, il panorama politico di Bari è stato scosso dal rifiuto del Movimento 5 Stelle (M5S) di partecipare al voto. Questa decisione è arrivata in seguito alla terza inchiesta in pochi mesi sul presunto voto di scambio, convincendo Giuseppe Conte e il candidato Michele Laforgia che non ci fossero più le condizioni per votare la domenica successiva. Un passo indietro che ha acceso lo scontro tra il Partito Democratico (Pd) e il M5S, proprio nel momento in cui Bari sembrava poter diventare il laboratorio di un nuovo esperimento politico. Per la prima volta, i pentastellati avevano accettato di confrontarsi nelle primarie, rendendo l’evento pugliese un momento storico.

Fratture nel campo progressista

L’alleanza, che comprende partiti da Sinistra Italiana e i Verdi fino a Italia Viva e Azione, rischia ora di frantumarsi. Le dichiarazioni di Conte hanno aggravato la situazione: ha espresso dispiacere per la reazione del Pd, sottolineando l’inaccettabilità di accuse di slealtà verso il M5S e invitando il Pd a una maggiore compostezza per mantenere la collaborazione.

Tentativi di mediazione e impasse politica

Nonostante gli sforzi dei “pontieri” per trovare una soluzione che potesse unificare le diverse fazioni, proponendo la candidatura di una figura terza dal mondo civico, le difficoltà sembrano insormontabili. Conte ha ricordato le sue avvisaglie alla segretaria del Pd, Elly Schlein, sulla situazione compromessa a Bari e sulla sua indisponibilità a ignorare nuove inchieste, segnando una situazione sempre più tesa.

Reazioni e dichiarazioni incrociate

La risposta di Schlein non si è fatta attendere: durante un comizio, ha ribadito la sua fedeltà agli impegni presi e ha criticato la decisione unilaterale di Conte, accusandolo di favorire indirettamente la destra. Ha anche esortato alla ricerca di unità, nonostante la rottura causata dal M5S. Conte, da parte sua, ha ribadito su Facebook l’immutabile valore della legalità per il Movimento, in risposta alle accuse di Schlein, sottolineando il desiderio di mantenere uno spirito unitario a Bari nonostante le divergenze con il Pd.

Un futuro incerto per Bari

La situazione politica a Bari rimane incerta: le fratture all’interno del campo progressista potrebbero avere ripercussioni significative sulle dinamiche elettorali e sulla governance della città. L’appello di Conte per un rinnovamento basato sulla legalità e il mantenimento di uno spirito unitario riflette la speranza di superare le divisioni, ma le sfide sono molteplici. La crisi a Bari evidenzia la difficoltà di costruire alleanze solide in un contesto politico frammentato e in continua evoluzione.

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