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Amministrazione Biden: Il Silenzioso Giro di Vite sulle Deportazioni dei Venezuelani

6 Ott 2023 - USA

Amministrazione Biden: Il Silenzioso Giro di Vite sulle Deportazioni dei Venezuelani

L’amministrazione guidata dal Presidente Joe Biden, nonostante le aspettative iniziali e la retorica sull’immigrazione più umana, ha annunciato giovedì una sorprendente decisione. Sarà avviata una campagna di deportazione dei venezuelani entrati illegalmente negli Stati Uniti. Questa decisione mette in luce un apparente paradosso: un’amministrazione democratica, tradizionalmente vista come più accogliente nei confronti dei migranti, adotta ora una politica restrittiva, nel silenzio quasi totale dei media e dell’opinione pubblica. Cosa sarebbe successo se questa decisione fosse stata presa da un Presidente come Trump?

L’annuncio giunge in un contesto di crescente pressione al confine meridionale degli USA. Le attraversate illegali hanno raggiunto picchi senza precedenti nelle ultime settimane. In particolare, i venezuelani, sfuggendo alla profonda crisi umanitaria nel loro Paese, hanno attraversato il confine in massa da quest’estate, con un impressionante totale di 50.000 arresti solo nel mese di settembre.

Questo incremento ha portato ad un numero record di arresti effettuati dalla Border Patrol, con circa 200.000 migranti detenuti a settembre, come confermato da fonti interne all’amministrazione.

È evidente l’aggravarsi della situazione al confine sud, e la disperazione dei venezuelani che cercano una via di fuga dalle difficoltà nel loro Paese è palpabile. Tuttavia, il paradosso dell’azione dell’amministrazione Biden sottolinea un dilemma più ampio: come possono le democrazie occidentali, con i loro ideali di libertà e accoglienza, conciliare le sfide reali dell’immigrazione con la necessità di mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno delle loro Nazioni?

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