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Allerta Aviaria: Verso una Nuova Pandemia?

2 Mag 2024 - Mondo

Arnaldo Caruso, esperto in virologia, sottolinea l'urgente necessità di rafforzare la sorveglianza e preparare vaccini per fronteggiare la possibile trasmissione del virus aviario tra gli esseri umani, un rischio crescente che richiede una risposta globale e proattiva.

Allerta Aviaria: Verso una Nuova Pandemia?

Analisi della Trasmissibilità Aviaria

Nel contesto attuale, la discussione sulla trasmissione del virus dell’influenza aviaria tra gli esseri umani si intensifica. Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, espone le sue preoccupazioni riguardo all’adattabilità di questo virus. Segnalando una crescente evidenza, Caruso suggerisce che la trasmissione interumana non solo è possibile ma potrebbe già essere in atto in forma non rilevata.

Preparazione e Prevenzione

L’imperativo, secondo Caruso, è anticipare una possibile pandemia. Sottolinea l’urgenza di sviluppare vaccini efficaci non solo contro il ceppo H5N1 ma anche contro altri ceppi emergenti. L’attenzione si rivolge anche alla sorveglianza su vasta scala, includendo sia gli animali sia gli esseri umani, per rilevare precocemente eventuali mutazioni del virus capaci di infettare l’uomo.

Rafforzare la Sorveglianza

Caruso ricorda l’importanza di monitorare continuamente gli uccelli, ma invita a estendere questa sorveglianza ad altri mammiferi e agli alimenti derivati. Afferma che è fondamentale garantire la sicurezza alimentare, ma enfatizza anche la necessità di sorveglianza umana. Questo approccio proattivo mira a individuare la presenza del virus anche in assenza di sintomi evidenti, facilitando una risposta tempestiva alla sua eventuale diffusione.

L’approccio di Caruso è chiaro: è essenziale non solo monitorare gli animali e i loro prodotti, ma anche implementare un network globale di controllo sulla popolazione. Questa strategia permetterebbe di identificare anticipatamente la presenza del virus aviario tra gli esseri umani, aumentando così le possibilità di prevenire una pandemia. Nel frattempo, il virologo rassicura che il virus è estremamente sensibile a detergenti e saponi, riducendo il rischio di trasmissione tramite superfici contaminate.

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