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Allarme Globale: L’Influenza A/H5N1 Minaccia Nuove Specie

18 Apr 2024 - Mondo

Mentre la variante A/H5N1 dell'influenza aviaria si diffonde tra diverse specie, comprese mucche e capre, il mondo si trova di fronte alla crescente possibilità di una trasmissione al genere umano. Esperti e organizzazioni internazionali intensificano il monitoraggio e preparano risposte coordinate per affrontare questa minaccia emergente.

Allarme Globale: L’Influenza A/H5N1 Minaccia Nuove Specie

Pandemia Animale Zoonotica Globale

La variante A/H5N1 dell’influenza aviaria ha raggiunto lo status di “pandemia animale zoonotica globale”. Recentemente, mucche e capre si sono aggiunte all’elenco delle specie colpite. Gli esperti trovano questa evoluzione sorprendente, dato che non ritenevano questi animali suscettibili a tale tipo di influenza. Jeremy Farrar, Chief Scientist dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha sottolineato che il rischio di trasmissione a esseri umani “resta una grande preoccupazione”.

Il Rischio di Trasmissione Interspecie

Fino a ora, non si è verificata alcuna trasmissione interumana del virus H5N1, che ha mostrato un tasso di mortalità “estremamente alto” tra gli infettati. Originariamente un’infezione influenzale del pollame e delle anatre, si è diffusa negli ultimi anni, raggiungendo diverse specie di mammiferi. La preoccupazione principale è che il virus possa evolvere, acquisendo la capacità di infettare e trasmettersi tra esseri umani.

Monitoraggio e Risposta Internazionale

L’epidemia di H5N1 tra le mucche da latte negli Stati Uniti ha spinto a richiedere un monitoraggio attento e investigazioni continue da parte delle autorità sanitarie. Farrar ha sottolineato l’importanza di essere pronti a rispondere rapidamente a un’eventuale trasmissione interumana del virus, assicurando un accesso equo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici.

Cooperazione e Nuova Terminologia

In risposta alle sfide emerse durante la pandemia di COVID-19, l’OMS ha promosso una cooperazione internazionale più stretta e ha introdotto nuovi termini per descrivere gli agenti patogeni aerei. Questo sforzo mira a superare la confusione terminologica, come dimostra il cambio di ‘aerosol’ e ‘droplet’ con ‘particelle respiratorie infettive’. Questa iniziativa evidenzia l’impegno globale verso la gestione di pandemie sempre più complesse e frequenti, rafforzando la comunicazione e la cooperazione tra le nazioni.

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