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Sciences Po Parigi in Agitazione: Proteste e Chiusure per Solidarietà Palestinese

3 Mag 2024 - Europa

Le aule di Sciences Po diventano teatro di proteste studentesche contro il conflitto in Medio Oriente. Mentre le lezioni si fermano, la solidarietà si fa sentire attraverso sit-in e scioperi della fame, evidenziando la crescente tensione tra gli studenti e l'amministrazione universitaria.

Sciences Po Parigi in Agitazione: Proteste e Chiusure per Solidarietà Palestinese

Sciences Po a Parigi ha sospeso le attività didattiche a causa di un sit-in organizzato dagli studenti. La protesta si inserisce nel contesto delle tensioni internazionali legate al conflitto in Medio Oriente. Le porte dell’università resteranno chiuse per garantire la sicurezza e gestire la situazione.

Azione Studentesca e Reazioni

Questa mattina, dopo un dibattito sul conflitto mediorientale che molti hanno trovato insoddisfacente, il gruppo studentesco a supporto della Palestina ha deciso per un’occupazione pacifica di una delle aule. Contestualmente, sei studenti hanno iniziato uno sciopero della fame per solidarietà verso le vittime palestinesi. Ieri, in un’assemblea affollata, è stata presa la decisione di votare per l’occupazione degli spazi universitari. La protesta continuerà fino a una nuova votazione trasparente del consiglio dell’istituto riguardante le collaborazioni con le università israeliane.

Comunicazioni Ufficiali e Misurazioni Precauzionali

In seguito alle decisioni prese dall’assemblea studentesca, l’amministrazione di Sciences Po ha informato che gli edifici in rue Saint-Guillaume e rue des Saints-Pères rimarranno inaccessibili. Il personale è stato invitato a lavorare da remoto per evitare disagi e garantire la continuità operativa.

Interventi Esterni e Solidarietà

Nei giorni scorsi, analoghe manifestazioni hanno visto l’intervento delle forze dell’ordine per liberare gli spazi occupati. A Sciences Po, come precedentemente alla Sorbonne, gli studenti hanno esposto una grande bandiera palestinese e osservato un minuto di silenzio per le vittime del conflitto. La situazione rimane tesa, con un clima di forte solidarietà studentesca che si confronta con le necessità di sicurezza e ordine pubblico.

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