Polonia, vittoria di Nawrocki: i polacchi scelgono la linea della sovranità e dei valori tradizionali
2 Giu 2025 - Europa
Il candidato conservatore Karol Nawrocki trionfa contro Trzaskowski. Inizia una nuova fase per la Polonia: più difesa, più identità, meno ingerenze di Bruxelles.

Una scelta di campo: la Polonia torna alla fermezza
Con il 50,89% dei voti, Karol Nawrocki ha vinto il ballottaggio presidenziale in Polonia, sconfiggendo il sindaco liberal-progressista di Varsavia, Rafał Trzaskowski, simbolo dell’opposizione europeista. Un voto partecipato (affluenza al 71,6%) e chiarissimo: i polacchi hanno scelto la linea della coerenza patriottica e della sovranità nazionale.
Non è bastato l’appoggio mediatico e internazionale alla sinistra liberal: la maggioranza silenziosa ha parlato con la matita, premiando chi ha messo al centro famiglia, sicurezza e identità.
Chi è Karol Nawrocki, il presidente dei valori forti
Storico, 42 anni, già presidente dell’Istituto per la Memoria Nazionale (IPN), Nawrocki è l’uomo che ha restituito dignità alla narrazione storica della Polonia, rigettando le distorsioni ideologiche imposte da anni di egemonia culturale progressista.
Sostenuto dal partito Diritto e Giustizia (PiS), ma formalmente indipendente, Nawrocki ha condotto una campagna sobria e chiara: no all’immigrazione incontrollata, sì al rafforzamento della difesa (promettendo il 5% del PIL), tutela della famiglia naturale e difesa dei confini, sia fisici che culturali.
Ammiratore dichiarato di Donald Trump, ha più volte espresso scetticismo sull’allargamento acritico della NATO a est, ribadendo invece la necessità di mettere la sicurezza nazionale prima degli interessi delle lobby internazionali.
Un contrappeso alla deriva liberal di Tusk
Con l’elezione di Nawrocki, la Polonia non solo rafforza la sua postura conservatrice nel contesto europeo, ma introduce un importante contrappeso alla deriva progressista del premier Donald Tusk, espressione delle élite tecnocratiche filo-Bruxelles.
Il presidente polacco ha infatti potere di veto su molte iniziative legislative: ora sarà più difficile per il governo spingere provvedimenti in contrasto con la volontà profonda del popolo polacco.
Le reazioni: Europa inquieta, patrioti in festa
Prevedibilmente tiepida la reazione delle istituzioni UE, che vedono con preoccupazione l’affermazione di un leader fortemente identitario. Più entusiasta invece il blocco conservatore europeo: Viktor Orbán si è congratulato pubblicamente, mentre ambienti vicini all’ex presidente Trump hanno salutato Nawrocki come “una nuova voce libera in Europa”.
Polonia e futuro: avanti tutta con l’orgoglio nazionale
La coabitazione con un governo centrista non sarà semplice, ma la vittoria di Nawrocki segna un ritorno alla lucidità geopolitica e alla dignità nazionale. La Polonia, con il suo nuovo presidente, sembra voler tracciare una rotta alternativa all’omologazione europea: una via fondata su identità, forza e libertà.
I prossimi mesi diranno se l’onda conservatrice saprà diventare un nuovo modello per l’Europa centro-orientale, sempre più insofferente verso le imposizioni ideologiche dell’establishment di Bruxelles. Ma una cosa è certa: il popolo polacco ha detto basta al progressismo elitario. E ha scelto il coraggio.