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Nuova Follia Ideologica: Abolite le File Separate ai Seggi Elettorali per le Persone Trans!

7 Giu 2024 - Approfondimenti Politici

La decisione di Padova e Milano scatena polemiche: è davvero inclusività o solo un altro esempio di politica distaccata dalla realtà?

Nuova Follia Ideologica: Abolite le File Separate ai Seggi Elettorali per le Persone Trans!

In un contesto sempre più caratterizzato da una crescente attenzione alle questioni di genere e inclusività, alcune città italiane, come Padova e Milano, hanno deciso di abolire la suddivisione in file maschili e femminili nei seggi elettorali. Questa decisione, apparentemente semplice e a costo zero, è stata giustificata con l’intento di evitare il disagio alle persone transgender in fase di transizione. Tuttavia, questa iniziativa non fa altro che evidenziare il crescente distacco della politica dalla realtà quotidiana della maggioranza della popolazione.

L’Iniziativa di Padova: Un Ascolto Selettivo del Territorio?

“L’idea nasce dall’ascolto del territorio – ha spiegato all’AGI l’assessora ai Servizi Anagrafici del Comune di Padova, Francesca Benciolini – ci sono delle persone che ci hanno raccontato che nel doversi posizionare all’interno delle file in una fase di transizione, quindi con documenti non ancora completati, hanno provato una sensazione di disagio tanto che in alcuni casi hanno rinunciato al voto. Quindi si tratta di garantire la parità di opportunità a tutti, a cominciare proprio dal garantire il diritto al voto”.

Se è vero che Padova ospita il Pride Village, il più grande festival Lgbt+ d’Italia, e che la città ha lanciato diverse iniziative per la parità di genere, viene da chiedersi se questa specifica misura sia realmente necessaria e proporzionata. Il rischio è che si stia dando ascolto solo a una minoranza molto vocale, mentre le esigenze della maggioranza vengono trascurate.

Inclusività o Semplificazione Eccessiva?

“Si tratta di una attenzione, a costo zero, che nulla cambia nel concreto ma che fa la differenza – ha proseguito Benciolini – esattamente come il fatto che in tutti i seggi ci sia almeno una cabina di altezza giusta per persone con sedia a rotelle, che persone che non vedono possano essere accompagnate in cabina, che tutti i seggi siano accessibili e senza scale. Sono tutte misure per garantire che il voto possa essere esercitato in piena libertà e serenità”.

Paragonare l’accessibilità per le persone con disabilità alla questione della transizione di genere è una semplificazione eccessiva. Mentre l’accessibilità è un diritto fondamentale e una necessità pratica, l’eliminazione delle file separate per genere sembra una misura ideologica che non risolve problemi concreti ma li complica ulteriormente.

Follia Ideologica e Distacco dalla Realtà

Queste iniziative, pur mosse da buone intenzioni, evidenziano una preoccupante tendenza: la follia ideologica che distacca sempre più certa politica dal reale. Il dibattito sull’identità di genere e la sua rilevanza in contesti pubblici come i seggi elettorali riflette come alcune istanze ideologiche possano trasformarsi in decisioni che complicano le dinamiche sociali e burocratiche. Non si tratta di promuovere l’inclusività, ma di inseguire un’agenda ideologica lontana dalle necessità concrete della popolazione.

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