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Medio Oriente in Fiamme: Raid, Corridoi Umanitari e Tensioni Diplomatiche Segnano una Settimana di Conflitto

14 Ott 2023 - 1

Medio Oriente in Fiamme: Raid, Corridoi Umanitari e Tensioni Diplomatiche Segnano una Settimana di Conflitto

In seguito al devastante attacco di sorpresa lanciato da Hamas la scorsa settimana, che ha causato la morte di oltre 1.300 persone, la situazione in Medio Oriente si è ulteriormente deteriorata. La reazione di Israele non si è fatta attendere, portando a incessanti bombardamenti sulla Striscia di Gaza e causando la morte di almeno 2.215 persone.

Corridoi Umanitari e Raid a Gaza

Per cercare di proteggere i civili, le forze armate israeliane hanno annunciato la creazione di due corridoi umanitari tra le ore 10 e 16 di oggi, al fine di consentire agli abitanti della Striscia di spostarsi in sicurezza verso Sud. Nonostante ciò, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che la serie di bombardamenti a tappeto è “solo l’inizio”, mentre le forze terrestri hanno intrapreso incursioni “localizzate” a Gaza con l’obiettivo di “ripulire l’area da terroristi e armi” e rintracciare persone scomparse in seguito al recente attacco di Hamas.

L’Intervento dal Sud del Libano

Non solo Gaza è al centro dell’attenzione. Israele ha denunciato e sventato una tentata infiltrazione da parte di una “cellula di terroristi” proveniente dal Sud del Libano. Questo tentativo ha portato alla morte di diversi miliziani in seguito a un attacco da parte di un drone vicino a Margaliot.

Purtroppo, i giornalisti che coprono il conflitto non sono stati risparmiati. Un reporter della Reuters ha perso la vita, e altri sono rimasti feriti durante un raid israeliano a Alma el-Chaab. Sebbene Israele abbia espresso profondo rammarico per la tragedia, non ha ancora riconosciuto la propria responsabilità, dichiarando di essere in fase di indagine sull’incidente.

Capi di Hamas eliminati e arrestati

Durante la notte, l’esercito israeliano ha annunciato di aver eliminato tre importanti figure di Hamas:Al Qadi, comandante che ha guidato l’attacco al rave, Ali Kachi, il comandante delle forze d’elite Nakba, e Murad Abu Murad, capo dell’aeronautica del gruppo. Contemporaneamente, in Cisgiordania, uno dei leader di Hamas, lo sceicco Adnan Asfur, è stato arrestato insieme ad altri membri del gruppo.

Risposta Internazionale

L’escalation di violenza ha avuto un impatto significativo sulle relazioni diplomatiche nella regione. L’Arabia Saudita ha deciso di sospendere i colloqui per normalizzare le relazioni con Israele, mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken è attualmente in visita a Riad.

Il bilancio delle vittime continua a crescere, con 2.215 palestinesi morti, tra cui numerosi bambini e donne, e 8.714 feriti. In Cisgiordania, i conflitti tra palestinesi e l’esercito israeliano o i coloni hanno portato alla morte di 53 persone.

Ultimi sviluppi

In una nota positiva, Israele e l’Egitto hanno concordato l’uscita di palestinesi con cittadinanza americana dalla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah, che rimarrà aperto per loro oggi.

La situazione rimane estremamente tesa e fluida, con le parti in causa e la comunità internazionale che cercano vie per una possibile soluzione e de-escalation della violenza.

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