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Fiona Scott Morton Rinuncia: Il Sospetto Conflitto d’Interesse che Scuote la Commissione Europea e il Ruolo delle Big Tech nella Politica dell’UE

20 Lug 2023 - Europa

Fiona Scott Morton Rinuncia: Il Sospetto Conflitto d’Interesse che Scuote la Commissione Europea e il Ruolo delle Big Tech nella Politica dell’UE

L’annuncio della rinuncia dell’economista statunitense Fiona Scott Morton all’incarico di capo economista del Dg Concorrenza della Commissione Europea ha scatenato un’ondata di reazioni. L’eurodeputato di Fdi (gruppo Ecr) Vincenzo Sofo ha accolto la notizia con sollievo, vista la potenziale problematica legata a un conflitto d’interesse.

In effetti, la posizione di Scott Morton, che in precedenza lavorava come consulente per giganti tecnologici come Microsoft, Apple e Meta, avrebbe potuto creare tensioni notevoli, in quanto avrebbe dovuto definire le politiche europee per regolamentare proprio l’attività di tali colossi.

Sofo, che aveva presentato un’interrogazione sulla nomina di Scott Morton, ha dichiarato: “Resta tuttavia sconcertante che Margrethe Vestager abbia potuto effettuare tale nomina nella piena consapevolezza di tale situazione, essendole stata denunciata in anticipo”.

L’ambito digitale e tecnologico è senza dubbio strategico, sia economicamente che geopoliticamente, per il futuro dell’Unione Europea. L’attenzione focalizzata su regolamenti come il Dma (Digital Markets Act) e il Dsa (Digital Services Act) ne è una chiara dimostrazione. Questi regolamenti rappresentano infatti uno sforzo significativo per inquadrare e regolamentare le pratiche delle grandi aziende tecnologiche, allo scopo di garantire un campo di gioco equilibrato nel mercato digitale.

Tuttavia, il caso di Scott Morton solleva questioni importanti sul ruolo che le figure chiave, come quella del capo economista del Dg Concorrenza, possono svolgere nell’orientare le politiche di regolamentazione. La loro vicinanza a quei colossi che sono oggetto di regolamentazione può minare l’indipendenza e la neutralità necessarie per tali ruoli.

Sofo, per parte sua, ha promesso di mantenere una stretta vigilanza sulle decisioni della Commissione Europea. “Continueremo a sorvegliare – conclude – affinché le decisioni della Commissione Europea, anche in tale ambito, avvengano nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle aziende europee, e non sotto indicazione delle multinazionali Big Tech”.

Se questo caso ha evidenziato una possibile criticità nella nomina di importanti figure decisionali all’interno dell’UE, resta da vedere come la Commissione affronterà tali problematiche in futuro, per garantire una regolamentazione efficace e imparziale delle potenze tecnologiche.

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