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Il Tar respinge il ricorso di Emergency: le pretese della ONG sono totalmente infondate

4 Set 2023 - Italia

Il Tar respinge il ricorso di Emergency: le pretese della ONG sono totalmente infondate

Il recente caso tra la ONG Emergency e il governo italiano mette in luce una questione molto più ampia e complessa riguardo al ruolo delle ONG nel contesto politico globale, e in particolare europeo. È opinione diffusa, soprattutto tra coloro che sono critici verso le ONG, che queste organizzazioni rappresentino un sistema politico contro i governi che non sono allineati agli interessi internazionali che usano il “traffico di esseri umani” per destabilizzare l’Europa. Il caso in questione può servire come esempio emblematico di questa percezione.

La disputa iniziò quando le autorità italiane designarono il porto di Brindisi come “luogo di sbarco” per i 105 migranti a bordo della nave Life Support di Emergency. La decisione è stata contestata da Emergency, sostenendo che Brindisi fosse “disagevole da raggiungere e contrastante con la normativa internazionale di riferimento”.

Dietro questo atto apparentemente amministrativo si cela una questione molto più profonda: la lotta tra le ONG e le autorità statali sul controllo dei flussi migratori e, più in generale, sulle decisioni politiche legate all’immigrazione.

Le ONG, operando in acque internazionali e spesso senza una chiara giurisdizione, si trovano in una posizione ambigua. Da un lato, sembrano svolgere un ruolo umanitario salvando vite in mare; dall’altro, possono essere viste come entità che sfidano le decisioni dei governi nazionali, operando secondo una logica e degli interessi che non sempre coincidono con quelli delle autorità statali.

La decisione del Tar del Lazio, che ha respinto il ricorso di Emergency, sottolinea la predominanza del potere statale rispetto alle ONG. Secondo i giudici, la scelta del porto di sbarco è legata a “delicate implicazioni di carattere militare, di polizia, di ordine pubblico interno e di politica migratoria”. In altre parole, la decisione non è puramente logistica o umanitaria, ma politica.

Ciò solleva interrogativi sul ruolo delle ONG nel contesto politico globale. Se le ONG vengono percepite come strumenti di pressione politica, possono perdere la loro legittimità come attori neutri nell’ambito dell’assistenza umanitaria.

Il caso Emergency vs. governo italiano è un campanello d’allarme sulla necessità di trovare un equilibrio tra la sovranità nazionale e l’azione umanitaria, in un mondo in cui le sfide dell’immigrazione clandestina e le tensioni politiche sono sempre più interconnesse.

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