Via libera al Dpcm flussi: 500mila ingressi regolari entro il 2028
1 Lug 2025 - Italia
Con il nuovo Dpcm 2026‑2028, il governo apre a 500mila ingressi regolari ma ribadisce la linea dura contro l’immigrazione irregolare: sì al lavoro legale, no al far west migratorio.

Flussi migratori, il Governo apre all’ingresso regolare di 500mila lavoratori in tre anni
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Dpcm sui flussi migratori per il triennio 2026‑2028, aprendo le porte all’ingresso regolare in Italia di quasi mezzo milione di lavoratori extracomunitari. Si tratta di un provvedimento atteso e coerente con la linea di fermezza dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni: un secco “no” all’immigrazione clandestina, ma “sì” a un’immigrazione legale, regolata e controllata, funzionale al sistema economico nazionale.
Una scelta di ordine e legalità
Lontano dalle ipocrisie ideologiche che per anni hanno alimentato flussi incontrollati e insicurezza, il Governo italiano conferma la sua linea: l’Italia non è contro gli immigrati, ma contro l’illegalità. L’ingresso di lavoratori stranieri sarà possibile solo attraverso canali legali e su richiesta documentata del sistema produttivo italiano. Il principio è semplice: chi arriva legalmente, lavora e rispetta le regole è il benvenuto; chi entra illegalmente, deve essere fermato e rimpatriato.
Le cifre del decreto
Il Dpcm prevede 497.550 ingressi regolari nei tre anni: 230.550 per lavoro subordinato e autonomo, e 267.000 per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico. Solo nel 2026 saranno autorizzati 164.850 ingressi. Le quote sono state stabilite ascoltando le esigenze reali delle imprese, evitando forzature ideologiche e tenendo conto dei fabbisogni effettivi degli anni precedenti.
Superare il caos dei “click day”
Il governo ha ribadito la volontà di superare gradualmente il sistema del “click day”, spesso caotico e inefficiente. L’obiettivo è favorire i profili professionali più richiesti, incentivando la formazione nei Paesi di origine e riducendo al minimo i margini per le speculazioni e gli abusi che troppo spesso hanno caratterizzato l’accoglienza improvvisata.
Chi viene scelto? I Paesi che collaborano
Saranno premiati i Paesi che collaborano attivamente nel contrasto alla migrazione illegale e che si impegnano a informare i propri cittadini sui rischi dell’immigrazione clandestina. È un principio di reciprocità e serietà che punta a costruire rapporti bilaterali fondati sulla responsabilità e sul rispetto delle regole.
Una linea chiara: porte aperte a chi rispetta le leggi
Questo provvedimento dimostra, ancora una volta, che la retorica sul “governo anti-immigrati” è priva di fondamento. Il governo Meloni ha semplicemente scelto di porre fine al far west migratorio che ha caratterizzato gli anni passati, riportando ordine, legalità e programmazione. Nessun razzismo, nessuna chiusura ideologica: solo una gestione responsabile e razionale dei flussi, nell’interesse di chi lavora e contribuisce allo sviluppo del Paese.
L’Italia, se vuole restare una nazione sovrana e sicura, non può permettersi ingressi incontrollati e irregolari. Ma non può nemmeno chiudere gli occhi di fronte a reali esigenze economiche. Il Dpcm 2026‑2028 rappresenta un compromesso intelligente tra apertura selettiva e controllo rigoroso, in cui si garantisce accoglienza a chi vuole integrarsi e lavorare onestamente, e si dice basta a chi tenta di entrare violando le leggi.