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USAID: Fondi pubblici per la propaganda progressista

11 Feb 2025 - USA

USAID sotto accusa: fondi pubblici usati per finanziare media e ONG allineate, mentre emergono legami con operazioni di delegittimazione politica. L’amministrazione Trump annuncia la chiusura dell’agenzia per porre fine agli sprechi e alle ingerenze globali.

USAID: Fondi pubblici per la propaganda progressista

Negli ultimi giorni, nuovi scandali hanno travolto l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), svelando una gestione sempre più politicizzata dei fondi pubblici. Quella che dovrebbe essere un’organizzazione dedicata alla cooperazione internazionale e all’assistenza umanitaria si sta rivelando, ancora una volta, uno strumento di ingerenza geopolitica e manipolazione mediatica al servizio dell’establishment progressista americano.

USAID e il finanziamento occulto di media e ONG allineate

Un’inchiesta ha rivelato che USAID non si limita a finanziare programmi umanitari, ma destina ingenti somme a media e associazioni “indipendenti” che, guarda caso, promuovono narrazioni funzionali agli interessi della politica estera statunitense. Tra i beneficiari di questi fondi figurano testate giornalistiche e organizzazioni non governative che operano in aree strategiche, spesso con l’obiettivo di destabilizzare governi non allineati all’Agenda di Washington. Questo uso distorto dei soldi pubblici solleva interrogativi sulla reale missione dell’agenzia: aiuti umanitari o guerra informativa?

Il legame tra USAID e le manovre anti-Trump

Oltre al suo ruolo nelle operazioni all’estero, USAID sembra avere avuto una parte attiva anche nella politica interna degli Stati Uniti. Secondo recenti rivelazioni, l’agenzia avrebbe finanziato gruppi legati all’OCCRP e collaborato con la CIA in un tentativo di delegittimazione dell’amministrazione Trump. Le connessioni tra USAID e le operazioni di impeachment dimostrano come l’agenzia sia diventata un braccio armato dell’apparato burocratico che cerca di ostacolare le politiche non conformi al pensiero unico liberal.

L’amministrazione Trump pronta a chiudere USAID

Di fronte a questa gestione fallimentare e corrotta, l’amministrazione Trump ha annunciato l’intenzione di chiudere USAID. La decisione è motivata dall’evidenza che l’agenzia, più che aiutare i paesi in difficoltà, finanzia campagne di influenza e rivoluzioni colorate, spesso contribuendo a destabilizzare intere regioni. La Casa Bianca vuole porre fine a questo spreco di denaro pubblico, destinando le risorse a progetti realmente utili per gli americani.

Reazioni alla sospensione dei finanziamenti e all’impatto globale

La decisione dell’amministrazione Trump ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre le ONG progressiste gridano allo scandalo e temono per i loro flussi di finanziamento, numerosi analisti sottolineano che questa mossa potrebbe finalmente mettere fine all’uso di USAID come strumento di ingerenza politica. Organizzazioni come ADRA, che dipendono dai fondi dell’agenzia, hanno espresso preoccupazione per il futuro dei loro programmi umanitari, ma la vera domanda è: quanti di questi fondi erano realmente destinati agli aiuti e quanti servivano per altri scopi?

Fine di un’epoca o semplice riconfigurazione dell’influenza USA?

La chiusura di USAID segna un passo importante verso lo smantellamento delle strutture che per decenni hanno alimentato il soft power americano sotto la maschera dell’aiuto umanitario. Tuttavia, resta da vedere se questa decisione sarà definitiva o se gli apparati burocratici tenteranno di riproporre lo stesso schema sotto una nuova veste. Quello che è certo è che l’epoca in cui USAID operava nell’ombra, finanziando media, ONG e operazioni opache, è ormai arrivata al capolinea.

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