Trump taglia la spesa pubblica, vola la difesa
2 Mag 2025 - USA
La Casa Bianca propone 163 miliardi di dollari di tagli: sanità, istruzione e ambiente sotto la scure, mentre aumentano i fondi per esercito e sicurezza dei confini.

Trump rilancia: meno burocrazia e sprechi, più sicurezza e difesa nazionale
Con la proposta di bilancio per il 2026, l’amministrazione Trump compie un passo deciso verso la ristrutturazione dello Stato federale, riducendo drasticamente le spese improduttive e concentrando le risorse sui settori strategici per la sovranità americana: difesa, sicurezza interna e controllo dell’immigrazione. È un piano che parla di rigore, efficienza e protezione del popolo americano, dopo anni di spesa incontrollata e apparati amministrativi gonfiati.
Tagli mirati contro sprechi e doppioni nel settore sanitario
Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani vedrà una riduzione del 26,2% del proprio budget: da 127 a 93,8 miliardi di dollari. Un taglio di oltre 33 miliardi, mirato a semplificare una struttura che oggi si presenta elefantiaca e, in molti casi, ridondante. Verranno chiusi quattro centri e istituti federali su ventisette, e le competenze verranno concentrate in cinque nuovi poli, più efficienti e moderni. Si tratta di una razionalizzazione necessaria, anche alla luce delle inefficienze emerse durante la gestione della pandemia.
Non si tratta di “smantellamento” ma di ridefinizione delle priorità, per liberare risorse e canalizzarle verso ciò che davvero serve ai cittadini, eliminando duplicazioni e fondi che spesso finiscono in consulenze, ricerche ideologiche o sprechi burocratici.
Sicurezza e confini: la priorità di un vero Stato sovrano
Il cuore della proposta è però un altro: la sicurezza dei cittadini. Il presidente Trump propone un aumento del 13% delle spese per la difesa, portandole a quota 1.000 miliardi di dollari, e un investimento storico di 175 miliardi per blindare definitivamente il confine. L’obiettivo è chiaro: fermare l’immigrazione illegale, stroncare le reti criminali e ristabilire l’ordine nelle comunità colpite da anni di abbandono.
Anche il Dipartimento della Sicurezza Interna beneficerà di un netto aumento dei fondi, con un +65% destinato a rafforzare le forze di frontiera e l’infrastruttura tecnologica di controllo.
Istruzione e ambiente: basta finanziamenti a pioggia
I tagli riguardano anche settori come l’istruzione e l’ambiente, troppo spesso trasformati in roccaforti ideologiche, anziché in strumenti al servizio del popolo. L’obiettivo è rivedere i criteri di finanziamento, premiando il merito e la concretezza, e non più progetti scollegati dalla realtà sociale e produttiva del Paese.
Una visione di Stato forte, non di Stato assistenziale
Quello presentato da Trump è un “skinny budget”, una bozza snella e simbolica, in attesa della versione dettagliata nelle prossime settimane. Ma è già una dichiarazione d’intenti potente: lo Stato non deve più essere un distributore automatico di sussidi, ma un garante della sicurezza, della libertà e dell’indipendenza economica degli americani.
Il Congresso avrà l’ultima parola, ma il messaggio è chiaro: il tempo delle spese incontrollate è finito. Il futuro dell’America passa per uno Stato che difende i suoi cittadini e investe sulle sue fondamenta, non su apparati autoreferenziali.