396 Visualizzazioni

Trump sfida Messico, Canada e Cina con nuovi dazi per fermare la Droga

26 Nov 2024 - USA

Il presidente eletto annuncia tariffe del 25% su Messico e Canada contro migranti e fentanyl, e minaccia Pechino con un aumento del 10% sui dazi per fermare la droga sintetica.

Trump sfida Messico, Canada e Cina con nuovi dazi per fermare la Droga

Trump minaccia nuovi dazi per affrontare immigrazione e traffico di fentanyl

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un piano economico aggressivo che punta a colpire Messico, Canada e Cina con nuovi dazi commerciali. La strategia, presentata come una misura per fermare l’immigrazione illegale e combattere il traffico di fentanyl, prevede l’imposizione di una tariffa del 25% su tutte le merci provenienti dai due vicini nordamericani e un aumento del 10% sui dazi già in vigore contro Pechino.

Le accuse di Trump e la risposta di Ottawa e Pechino

In un post su Truth Social, Trump ha scritto: “Migliaia di persone si stanno riversando da Messico e Canada, portando criminalità e droga a livelli mai visti prima. Il 20 gennaio, tra i miei primi ordini esecutivi, firmerò tutti i documenti necessari per imporre un dazio del 25% su TUTTI i prodotti che entrano negli Stati Uniti da questi Paesi. Questa tariffa rimarrà in vigore finché le droghe, in particolare il fentanyl, e tutti i migranti illegali non fermeranno questa invasione del nostro Paese!”

Il presidente eletto ha riservato dure parole anche alla Cina, accusandola di non aver mantenuto le promesse di reprimere la produzione di droghe sintetiche: “La Cina mi aveva assicurato che avrebbe imposto la pena capitale agli spacciatori, ma non ha mai agito. Le droghe continuano a riversarsi nel nostro Paese attraverso il Messico a livelli mai visti prima.” In risposta, il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, ha dichiarato: “La Cina ritiene che le relazioni economiche e la cooperazione commerciale con gli Stati Uniti abbiano una natura vantaggiosa per entrambi. Nessuno vincerà una guerra commerciale.”

Dal Canada, la vicepremier Chrystia Freeland ha difeso l’equilibrio dei rapporti bilaterali, definendoli “essenziali per le forniture energetiche americane” e promettendo che Ottawa continuerà a dialogare con la nuova amministrazione.

Implicazioni geopolitiche ed economiche

La minaccia di dazi su larga scala riflette la volontà di Trump di utilizzare il commercio come leva per influenzare la politica migratoria e affrontare un’emergenza sociale come il traffico di fentanyl. Tuttavia, l’imposizione di tariffe del genere potrebbe scatenare rappresaglie da parte di Messico, Canada e Cina, innescando una guerra commerciale con conseguenze imprevedibili.

Inoltre, queste misure potrebbero violare accordi commerciali già in essere, come l’USMCA, minando la fiducia tra i partner nordamericani. Sul fronte cinese, l’aumento dei dazi rischia di riaccendere le tensioni tra le due principali economie mondiali, con impatti negativi sulle catene di approvvigionamento globali.

Una strategia efficace o controproducente?

L’uso dei dazi come strumento per affrontare crisi complesse solleva interrogativi sulla loro reale efficacia. Mentre Trump punta a consolidare il consenso tra i suoi sostenitori con una politica determinata e diretta, esperti e analisti mettono in guardia sui potenziali danni collaterali. Il rischio di destabilizzare le relazioni diplomatiche e creare nuove frizioni commerciali potrebbe infatti superare i benefici immediati delle misure annunciate.

Questo approccio mostra ancora una volta come Trump continui a privilegiare strategie muscolari, mettendo l’interesse nazionale al centro del discorso politico, anche a costo di sacrificare l’equilibrio delle relazioni internazionali. Resta da vedere se, una volta insediato, il presidente eletto manterrà queste promesse o se sceglierà un percorso più pragmatico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: