Trump pronto a colpire ma attende Teheran: “L’Iran non deve avere l’atomica”
19 Giu 2025 - USA
Donald Trump mantiene la pressione sull’Iran e approva i piani militari, ma temporeggia sulla guerra. “Aspetto un passo indietro sul nucleare”, dice il presidente USA, che non chiude alla diplomazia. Possibile incontro tra inviati americani e funzionari iraniani.

Trump approva i piani militari ma non ordina l’attacco
Donald Trump ha autorizzato la preparazione operativa dei piani d’attacco contro l’Iran, ma ha deciso di non premere ancora il grilletto. A riportarlo è il Wall Street Journal, sottolineando come il presidente americano, pur determinato a impedire che Teheran ottenga l’arma atomica, stia ancora valutando se dare luce verde definitiva all’intervento diretto degli Stati Uniti nel conflitto in corso tra Israele e la Repubblica Islamica.
Una linea d’attesa strategica
La Casa Bianca ha lasciato trapelare che “tutte le opzioni restano sul tavolo”, ma il presidente vuole osservare fino all’ultimo se esistono margini per un passo indietro iraniano sul programma nucleare. È un atteggiamento pragmatico e allo stesso tempo determinato, che riflette la dottrina Trump: la forza come deterrente, ma con un’apertura tattica alla diplomazia se serve a evitare un’escalation globale.
“L’Iran non deve avere l’arma nucleare”
Durante una dichiarazione rilasciata nella Situation Room, Trump è stato netto: “Non vorrei essere coinvolto, ma da 20 anni dico che l’Iran non può avere armi nucleari. Altri non le userebbero. Loro sì.” Un giudizio che riflette una lunga convinzione del tycoon: la teocrazia iraniana rappresenta una minaccia esistenziale se in possesso dell’atomica. È proprio su questo punto che il presidente starebbe costruendo la sua posizione d’attesa: se Teheran dovesse mollare il programma, l’intervento militare potrebbe essere evitato.
Diplomazia ancora possibile: segnali da Teheran
Un altro elemento chiave è emerso nelle ultime ore. Il New York Times, citando un’alta fonte del ministero degli Esteri iraniano, ha riportato che il governo di Teheran sarebbe disponibile ad accettare l’invito a un incontro con rappresentanti statunitensi. Trump, nei giorni scorsi, aveva ipotizzato una missione diplomatica da parte del suo consigliere Steve Witkoff o del vicepresidente J.D. Vance.
Secondo le fonti, “gli iraniani vogliono venire alla Casa Bianca, ma non è facile uscire dall’Iran mentre cadono bombe ovunque”. Il presidente ha confermato il contatto e non ha chiuso le porte: “Vediamo, sarebbe positivo porre fine a tutto questo in fretta.”
Linea MAGA: pace con forza, America first
Per i media vicini al mondo conservatore e al movimento MAGA, Trump sta incarnando perfettamente la dottrina dell’America First: difesa degli interessi vitali degli Stati Uniti, uso calibrato della forza, e apertura al dialogo solo se porta a risultati concreti e vantaggiosi per il popolo americano. Nessun idealismo neocon, nessuna guerra infinita: solo deterrenza, pressione mirata e accordi vantaggiosi. Ma se l’Iran continuerà a giocare col fuoco, la risposta sarà schiacciante.