434 Visualizzazioni

Trump lancia la più grande operazione di rimpatrio della storia

25 Gen 2025 - USA

Aerei militari statunitensi trasportano centinaia di migranti verso Guatemala e Messico. Più di 1.100 arresti in due giorni nell'ambito di un piano senza precedenti.

Trump lancia la più grande operazione di rimpatrio della storia

Gli Stati Uniti avviano la più grande operazione di rimpatrio della storia

Gli Stati Uniti hanno dato il via a una nuova fase delle politiche migratorie, intensificando le operazioni di rimpatrio di migranti irregolari. Per la prima volta, aerei militari sono stati utilizzati per il trasporto di persone rimpatriate, segnando un punto di svolta nella gestione dell’immigrazione clandestina.

Rimpatri in Guatemala e Messico

Il 24 gennaio 2025, aerei militari C-17 dell’aeronautica statunitense hanno trasportato decine di migranti verso il Guatemala. Si tratta di una delle prime operazioni della nuova strategia adottata dall’amministrazione Trump per affrontare il problema dell’immigrazione irregolare. Secondo quanto riferito, un totale di 265 guatemaltechi sono stati trasferiti su tre voli, due dei quali operati dall’esercito e uno charter.

Parallelamente, Washington ha inviato voli di trasferimento verso il Messico, anche se il governo messicano non ha confermato ufficialmente l’arrivo di questi aerei. Tuttavia, il Ministero degli Esteri messicano ha ribadito la volontà di accogliere i propri cittadini rimpatriati, pur senza confermare un accordo specifico per l’accoglienza di voli militari.

Una linea dura contro l’immigrazione illegale

L’amministrazione Trump ha avviato questa operazione come parte di un piano più ampio per affrontare l’emergenza migratoria al confine meridionale. La Casa Bianca ha definito questa iniziativa la “più grande operazione di rimpatrio di massa della storia”, annunciando il dispiegamento di ulteriori truppe al confine e il ripristino della politica “Remain in Mexico”. Quest’ultima prevede che i richiedenti asilo restino in Messico durante l’elaborazione delle loro domande di ingresso negli Stati Uniti.

Nel corso di soli due giorni, le autorità statunitensi hanno arrestato oltre 1.100 migranti irregolari, di cui molti già trasferiti su voli di rimpatrio. Un’immagine pubblicata dalla Casa Bianca mostra uomini incatenati che salgono su un aereo militare, accompagnata dalla didascalia: “Sono iniziati i voli di rimpatrio”.

Reazioni e polemiche

Le nuove misure adottate dagli Stati Uniti hanno ricevuto critiche dai soliti ambienti progressisti, che continuano a ignorare l’importanza di una gestione ordinata dell’immigrazione. Tuttavia, queste operazioni rappresentano un chiaro segnale di fermezza nei confronti della criminalità legata all’immigrazione clandestina e del caos che ha caratterizzato le politiche migratorie delle precedenti amministrazioni.

Il governo messicano, pur non confermando l’accettazione dei voli militari, ha dispiegato circa 30 mila soldati della Guardia Nazionale lungo il confine per collaborare al controllo migratorio. Questo dimostra che una politica migratoria decisa può portare a un cambiamento concreto anche nei paesi vicini.

Un messaggio chiaro

L’amministrazione Trump ha dimostrato ancora una volta di mantenere fede alle promesse elettorali, affrontando di petto una questione cruciale per la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico. La stretta sull’immigrazione irregolare invia un messaggio inequivocabile: gli Stati Uniti non saranno più terra di facile accesso per chi viola le leggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: