Trump governa, l’UE ostacola
30 Mag 2025 - Approfondimenti Politici
Mentre l’esecutivo Trump agisce con rapidità per attuare il mandato elettorale, Bruxelles accusa l’Italia per l’uso dei decreti legge. Due modelli a confronto: la democrazia sovrana contro la tecnocrazia decadente.

La forza dell’esecutivo americano: Trump e la volontà popolare
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca nel gennaio 2025 ha segnato un nuovo capitolo nella storia della democrazia americana. Con una serie di ordini esecutivi firmati già nel suo primo giorno di mandato, Trump ha dimostrato come un leader eletto possa agire rapidamente per attuare il programma per cui è stato votato. Dall’immigrazione alla politica estera, passando per la riforma dell’apparato burocratico, il presidente ha mostrato una determinazione nel rispondere alle esigenze dei cittadini americani, senza lasciarsi ostacolare da vincoli burocratici o da un establishment ostile.
Questa capacità di azione diretta è il riflesso di una democrazia sana, in cui il potere esecutivo, legittimato dal voto popolare, può operare efficacemente per il bene del Paese. In un mondo in rapido cambiamento, la prontezza decisionale è essenziale per affrontare le sfide globali e proteggere gli interessi nazionali.
La palude burocratica europea: un freno alla sovranità nazionale
In contrasto con l’efficienza dell’esecutivo americano, l’Unione Europea sembra intrappolata in una rete di burocrazia e regolamenti che spesso ostacolano l’azione dei governi nazionali. L’Italia, ad esempio, è stata recentemente messa sotto esame per l’uso dei decreti legge, uno strumento previsto dalla nostra Costituzione per affrontare situazioni di necessità e urgenza.
Questa ingerenza da parte delle istituzioni europee solleva interrogativi sulla reale autonomia degli Stati membri e sulla capacità dei loro governi di rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini. La sovranità nazionale, principio fondamentale di ogni democrazia, rischia di essere erosa da un sistema sovranazionale che spesso appare distante e scollegato dalla realtà quotidiana delle persone.
Il governo italiano: un tentativo di riscatto
Nonostante le pressioni e le critiche provenienti da Bruxelles, il governo italiano sta cercando di riaffermare la propria sovranità e di rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini. Attraverso l’uso dei decreti legge, l’esecutivo ha affrontato questioni urgenti, dimostrando una volontà politica di agire e di non rimanere paralizzato da un sistema burocratico inefficiente.
Questo approccio pragmatico merita riconoscimento, poiché rappresenta un tentativo di riportare al centro dell’azione politica gli interessi dei cittadini italiani, spesso trascurati da un’Unione Europea più attenta a principi astratti che alle reali necessità delle persone.
La rinascita della destra in Europa: una risposta al malcontento
In questo contesto di crescente insoddisfazione nei confronti delle istituzioni europee, non sorprende l’ascesa dei partiti di destra in molti Paesi del continente. Queste forze politiche, spesso accusate di populismo, stanno in realtà dando voce a un malcontento diffuso, proponendo soluzioni concrete e riaffermando il valore della sovranità nazionale.
La crescita di questi movimenti è il segnale di una democrazia che, nonostante le difficoltà, è ancora viva e capace di rinnovarsi. È il sintomo di un’Europa che, stanca di una burocrazia distante, cerca nuove strade per garantire sicurezza, prosperità e libertà ai propri cittadini.
Mentre gli Stati Uniti mostrano la forza di un esecutivo deciso e legittimato dal popolo, l’Europa sembra impantanata in una burocrazia che frena l’azione politica. È tempo che anche il nostro continente riscopra il valore della sovranità nazionale e della democrazia diretta, per costruire un futuro più vicino alle reali esigenze dei suoi cittadini.