Trump: deportazioni immediate e un’agenda da record
19 Gen 2025 - USA
Il presidente eletto annuncia le prime mosse: via gli immigrati illegali, ordini esecutivi record e un viaggio simbolico in California per rilanciare l'America.

Il 20 gennaio Donald Trump tornerà alla Casa Bianca per iniziare un mandato che promette di essere storico. Il presidente eletto, in un’intervista esclusiva a NBC News, ha delineato la prima pagina della sua agenda, lasciando chiaramente intendere che agirà con determinazione per ripristinare la sicurezza e il rispetto degli Stati Uniti. Le sue parole confermano l’intenzione di affrontare temi cruciali con azioni immediate, coerenti con le promesse fatte durante la campagna elettorale.
Giuramento sobrio ma significativo
La cerimonia di insediamento si svolgerà al coperto, all’interno del Campidoglio, a causa delle rigide condizioni climatiche. Trump ha definito questa scelta “la più giusta” per garantire la sicurezza dei presenti, ribadendo che il focus sarà sui contenuti, non sul contorno. Si attende un discorso ispirato a valori di “unità, forza ed equità”, una visione destinata a tracciare il solco del suo governo.
Deportazioni degli illegali: tolleranza zero
Tra i primi obiettivi del presidente c’è l’avvio immediato delle deportazioni di immigrati irregolari, con priorità per coloro che hanno precedenti penali. “Cominceremo rapidamente”, ha dichiarato Trump, senza rivelare le città coinvolte, per ragioni strategiche. Ha però ribadito la sua convinzione: “Non possiamo permettere che criminali restino nel nostro Paese. È una misura di giustizia che nessuno può contestare”.
In linea con questa politica, Trump prevede di firmare oltre 100 ordini esecutivi, un numero record che riflette l’urgenza di riportare ordine e controllo.
TikTok e fermezza verso la Cina
Un altro dossier caldo riguarda la sicurezza nazionale e il controllo di piattaforme come TikTok. Trump sta valutando una proroga di 90 giorni per esaminare il caso, confermato dalla Corte Suprema. Nonostante il dialogo con Xi Jinping, Trump resta inflessibile: “La situazione è delicata, ma la sicurezza degli americani viene prima di tutto”.
Un viaggio simbolico in California
Nella sua prima settimana da presidente, Trump potrebbe visitare la contea di Los Angeles, devastata dagli incendi. Il viaggio sarà un messaggio di solidarietà ma anche di pragmatismo, con un focus sulla gestione idrica in California, un tema di vitale importanza. “Dobbiamo assicurarci che l’acqua scorra dal nord al sud dello Stato, un problema che verrà affrontato con decisione”, ha dichiarato.
Sostegno a Netanyahu e priorità a Israele
A poche ore dalla tregua a Gaza, Trump ha ribadito il pieno sostegno al premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Fai ciò che devi fare. La sicurezza di Israele è una priorità e non accetteremo compromessi”. L’approccio deciso di Trump mira a ripristinare il rispetto degli Stati Uniti a livello globale, un elemento che ritiene fondamentale per garantire la stabilità.
Il ritorno della forza americana
Con un’agenda chiara e risoluta, Donald Trump dimostra ancora una volta di essere il leader che gli americani hanno scelto per ripristinare ordine, sicurezza e rispetto. L’America di Trump sarà un Paese che non si piega alle pressioni interne ed esterne, ma agisce con coraggio e fermezza. La sua presidenza è già iniziata, e il messaggio è chiaro: si torna a fare sul serio.