Trump avvisa l’Ue: “Acquistate il nostro gas o scattano i dazi”
20 Dic 2024 - USA
L’ex presidente Usa rilancia la sfida commerciale a Bruxelles, chiedendo di colmare il deficit acquistando più gas e petrolio americani. Von der Leyen: "Valutiamo già questa possibilità".
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a lanciare un messaggio forte all’Unione Europea. Attraverso un post su Truth Social, Trump ha minacciato di imporre dazi commerciali se Bruxelles non ridurrà il deficit commerciale con gli Stati Uniti, aumentando gli acquisti di gas naturale liquefatto (GNL) e petrolio americani.
“Ho detto all’Unione Europea che deve colmare il suo enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e il nostro gas. Altrimenti, sono dazi a tutto spiano!!!”, ha scritto Trump. Questa dichiarazione rappresenta una grave minaccia per la già fragile autonomia energetica dell’Europa, evidenziando come gli Stati Uniti stiano consolidando il loro controllo economico sul Vecchio Continente.
L’Unione Europea e la dipendenza energetica
Attualmente, gli Stati Uniti rappresentano il principale fornitore di GNL per l’Europa, coprendo circa il 48% delle importazioni nella prima metà del 2024. Tuttavia, la dipendenza dal gas russo rimane significativa, nonostante gli sforzi dell’UE per ridurla a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva già aperto alla possibilità di aumentare le importazioni di GNL dagli USA: “Perché non sostituire il gas russo con quello americano, che è più economico per noi e contribuisce a far scendere i prezzi dell’energia?”, ha dichiarato recentemente.
Tuttavia, la scelta appare quasi obbligata, segno di un’Europa che, dopo la crisi ucraina, si trova sempre più soggiogata alla supremazia energetica americana, un effetto collaterale del conflitto che ha reso gli USA il principale beneficiario economico della guerra con la Russia.
Problemi di capacità e prospettive commerciali
Nonostante le parole di von der Leyen, gli esperti mettono in dubbio la capacità degli Stati Uniti di soddisfare una domanda energetica più elevata da parte dell’Europa. “Gli Stati Uniti al momento non hanno capacità di GNL di riserva da inviare in Europa”, ha spiegato Florence Schmit, analista di Rabobank. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo sia per l’UE che per gli Stati Uniti nel concretizzare questa strategia.
Nel frattempo, Bruxelles si trova in una posizione di estrema vulnerabilità, costretta a scegliere tra il rischio di nuove tariffe commerciali e l’aumento della dipendenza dagli Stati Uniti per le forniture energetiche. Un ricatto economico che evidenzia come la guerra in Ucraina abbia rafforzato il potere americano sull’Europa, sia dal punto di vista energetico che geopolitico.
Una sfida diplomatica e commerciale
Bruxelles, pur studiando potenziali contromisure in caso di dazi, preferisce evitare un’escalation commerciale con Washington. “Non arriviamo a quel livello di speculazione”, ha dichiarato Olof Gill, portavoce per il Commercio della Commissione europea, sottolineando l’importanza di un approccio diplomatico. Le future discussioni con l’amministrazione Trump riguarderanno, oltre al commercio, anche i rapporti energetici.
Un equilibrio strategico sempre più fragile
La minaccia di Trump mette in evidenza le sfide nei rapporti transatlantici, dove le questioni energetiche e commerciali si intrecciano con la geopolitica. L’UE, già in difficoltà per i costi dell’energia e la dipendenza dal gas, si trova ora a fronteggiare un’ulteriore pressione politica e commerciale da parte degli Stati Uniti, che rischia di compromettere la sua sovranità economica.
Nel frattempo, il presidente eletto sembra determinato a far valere le sue priorità economiche, sfruttando una posizione di forza che la guerra in Ucraina ha contribuito a consolidare, trasformando l’Europa in un mercato obbligato per il GNL americano. Un equilibrio precario che potrebbe rivelarsi insostenibile per il futuro del blocco europeo.