Trump avverte Zelensky: “L’America non finanzierà la guerra all’infinito”
3 Mar 2025 - USA
Dopo lo scontro nello Studio Ovale, il presidente USA convoca un vertice per valutare la sospensione degli aiuti a Kiev. "La pazienza degli americani ha un limite", avverte il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.

Le tensioni tra Washington e Kiev sono ai massimi livelli, e il presidente Donald Trump non fa nulla per nasconderlo. Dopo il burrascoso incontro nello Studio Ovale, il tycoon ha nuovamente attaccato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, colpevole di aver dichiarato che la fine della guerra con la Russia è ancora “molto, molto lontana”. Parole che per Trump rappresentano la prova definitiva di come Zelensky non voglia la pace, ma sia determinato a trascinare l’Occidente in un conflitto senza fine.
Trump: “L’America non può continuare a finanziare questa guerra”
Attraverso un post su Truth Social, Trump ha affermato che gli Stati Uniti “non sopporteranno ancora a lungo” la posizione di Zelensky, sottolineando come anche l’Europa abbia ammesso di non poter agire senza il supporto di Washington. Un chiaro segnale che la linea di Kiev, sempre più intransigente e lontana da qualsiasi ipotesi di negoziato, sta isolando l’Ucraina anche tra i suoi alleati.
Secondo fonti citate da Axios, il presidente americano ha convocato un vertice sulla crisi ucraina nel quale verrà valutata l’ipotesi di sospendere gli aiuti militari a Kiev. Tra i partecipanti alla riunione ci saranno il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.
Zelensky rilancia: “Non sarà facile sostituirmi”
Mentre da Washington arriva un segnale chiaro sulla necessità di una nuova strategia per l’Ucraina, Zelensky sceglie di restare sulla linea dura. Da Londra, dove ha incontrato i leader europei e Re Carlo, il presidente ucraino ha dichiarato: “Non sarà così facile sostituirmi”.
Parole che confermano l’intenzione di rimanere al potere il più a lungo possibile, nonostante la crescente pressione internazionale affinché lasci spazio a un nuovo leader più incline al negoziato. Zelensky ha persino ipotizzato le sue dimissioni in cambio dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO, ma ha poi precisato che per estrometterlo servirebbe impedirgli di partecipare alle elezioni, un’ammissione che lascia intendere come il clima politico a Kiev sia sempre più autoritario.
Trump pronto a cambiare rotta: basta assegni in bianco a Kiev
Mentre Zelensky insiste sulla prosecuzione della guerra a oltranza, negli Stati Uniti cresce la consapevolezza che il conflitto non possa continuare all’infinito con il sostegno incondizionato di Washington.
Come ha dichiarato Mike Waltz a Fox News, “la pazienza del popolo americano non è illimitata, i loro portafogli non sono illimitati e le nostre scorte di munizioni non sono illimitate”. Il messaggio è chiaro: Trump e la sua amministrazione vogliono porre fine alla politica degli assegni in bianco a Kiev, costringendo Zelensky a sedersi al tavolo delle trattative.
Il tempo di Zelensky sta per scadere?
Con la presidenza Trump, la posizione americana sembra destinata a cambiare radicalmente. Dopo anni di ingenti finanziamenti a Kiev, l’America è pronta a ridiscutere il proprio ruolo nel conflitto.
Zelensky ha fatto la sua scelta: insistere sulla guerra, senza compromessi. Ma con un Trump sempre più determinato a imporre un cambio di rotta, il tempo del leader ucraino potrebbe essere agli sgoccioli.